
Il chitarrista dei Modà si racconta al Redentore
Enrico Zapparoli, che vive a Sermide, ha incontrato gli alunni nella sala conferenze della scuola, accolto da un fragoroso applauso sulle note della famosissima «La notte»
Enrico Zapparoli, che vive a Sermide, ha incontrato gli alunni nella sala conferenze della scuola, accolto da un fragoroso applauso sulle note della famosissima «La notte»
Bagno di folla al Vanità del Mascara per il cantante sardo secondo al talent X Factor
Le note del compositore mantovano, al quale è intitolato il Conservatorio di Mantova, risuoneranno insieme a quelle del suo grande sostenitore e amico di famiglia Gioachino Rossini
Era il primo luglio 2002 e il cantautore napoletano, stroncato la sera del 4 gennaio da un infarto, si esibiva sul palco con tre colleghi d'eccezione: Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori e Ron. Era la prima tappa del fortunato tour che avrebbe portato in giro per l'Italia i quattro assi della musica italiana. In 5mila applaudirono quell'esibizione memorabile che lo stesso blues man napoletano aveva voluto. L'ultima volta a Mantova del musicista e cantautore fu il 17 luglio 2008 all'Esedra del Te, con la band degli esordi. Un suo concerto era in programma anche per il 2012, poi saltato per problemi tecnici
Turismo in ripresa dopo un Natale fiacco: stanze piene. Ok anche i cenoni La band in piazza dalle 22.30. A mezzanotte fuochi sul lungolago e poi dj-set
Nasce “The Lift”, un locale collocato all’ultimo piano del Business Center Nel progetto, oltre ad ospiti internazionali, anche serate dal vivo jazz e soul
Molti i mantovani che in Duomo hanno colto l’opportunità di ascoltare il concerto offerto alla città in occasione del Natale, una tradizione che da ormai ventisei anni porta ai cittadini gli auguri in musica.
Che abbraccio quello di Mantova a Gianni Dall’Aglio! L’auditorium del conservatorio pieno per la sua autobiografia “Batti un colpo”, e lui abbraccia tutti allargando le braccia. «A Mantova sono felice, vado in giro e mi salutano per strada». L’amico capostruttura Rai Michele Bovi lo affianca sul palco e lo descrive come un grande batterista, quello che hanno sempre voluto Celentano e Battisti. In più Gianni tranquillo, che non litiga mai, felice di suonare e - allora - di piacere alle ragazzine. Nella sua autobiogafia, ha notato Bovi, esce anche un quadro vero di com’era il mondo dei rockettari: belle macchine ma usate. «Grazie, ma non sono io» commenta Gianni, commosso, che racconta il primo incontro con Celentano a 13 anni e tanto altro. Poi i Ribelli di oggi (Bellini, Ferrarini, Gennari e il cantante Davide Mainoldi), con l’innesto di Remondini, hanno eseguito quel “Tutti frutti” versione Elvis con cui fu “adottato” da Adriano. E poi la versione originale inglese di “Chi sarà la ragazza del clan” . E via con i successi della sua carriera. E naturalmente la sua Pugni chiusi, di cui Bovi ha spiegato la vera storia che c’è nel libro.
Presentata nella sala esaurita del Conservatorio Campiani di Mantova l'autobiografia del batterista Gianni Dall'Aglio, una vita con Adriano Celentano e Lucio Battisti. Con lui anche il suo gruppo storico, I Ribelli. GUARDA IL VIDEO (servizio Di Gangi)
Bravissimi Silvia Manco e Luciano Biondini alla fisarmonica. La vedova Erminia: "Vivergli accanto è stato come un viaggio"
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