A Dragoncello per i parà, folla alla rievocazione
Successo per il tradizionale appuntamento in ricordo dell’operazione Herring In nove si lanciano dal cielo e atterrano nei campi dietro al monumento ai Caduti
Giorgio Pinotti
POGGIO RUSCO (Dragoncello). La rievocazione dell'operazione Herring a Dragoncello è una manifestazione tradizionalmente molto sentita e anche quest'anno la frazione è stata presa d'assalto da chi voleva assistere al lancio dei paracadutisti. In molti hanno riempito la piazza davanti al monumento ai Caduti per ascoltare gli interventi delle autorità civili e militari. Durante la mattinata le vie del paesino erano piene di macchine e in molti hanno fatto anche qualche chilometro a piedi per assistere al lancio. Ogni anno l'interesse è sempre forte per questo evento e forse questa volta ancora di più visto che lo scorso 25 aprile il lancio era saltato a causa delle cattive condizioni del tempo.
La mattinata è iniziata a Poggio Rusco con la deposizione di fiori nella piazza del Comune e su altre due lapidi commemorative nel paese. Poi il corteo delle autorità si è trasferito a Dragoncello per la messa e la cerimonia. Nella piazza davanti al monumento erano schierati i militari e sul palco sono intervenuti fra gli altri il sindaco di Poggio Fabio Zacchi e Alberto Borsari, in qualità di vicepresidente della Provincia.
Zacchi ha ricordato l'importanza dell'operazione Herring e la necessità, anche per le giovani generazioni, di mantenere viva la memoria. Il primo cittadino ha poi parlato del sacrificio di chi ha dato la vita nel secondo conflitto mondiale per consegnare a tutti noi un'Italia libera e democratica.
Alla cerimonia erano presenti anche gli amministratori del Comune di Filottrano con cui Poggio ha stretto un gemellaggio. Dopo la cerimonia e gli interventi delle autorità è arrivato il momento più atteso, il lancio dei paracadutisti. Tutti i presenti si sono spostati dietro la piazza del monumento, davanti al campo di atterraggio.
Era da poco passato mezzogiorno quando è comparso nel cielo il piccolo aereo giallo, decollato circa venti minuti prima dall'aeroporto di Villafranca. Il velivolo ha fatto un paio di giri di ricognizione anche per capire quali fossero le correnti. Poi sono apparsi i primi paracadutisti, nove in tutto, arrivati con tre lanci. Gli uomini sono atterrati nel campo dietro il monumento con i loro paracadute colorati. Poi l'aereo ha fatto un passaggio a bassa quota per salutare la folla. I paracadutisti sono scesi con grande attenzione, sfruttando i venti per toccare terra esattamente nel punto che era stato stabilito. Dopo l'atterraggio sono stati accolti dalle autorità.
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