Le schiacciatine del partigiano come regalo per i suzzaresi
Alla celebrazione in viale Zonta il sindaco Ongari cita Dante e Conrad. Poi la “schisulina” dal partigian ricordando il grande Dino Villani
Mauro Pinotti
SUZZARA. «Il 25 aprile è una festa della Libertà consapevole e matura, una festa della speranza che lotta per coniugare il sogno con la realtà, un invito a spiccare il volo contro l’appiattimento nel presente e l’incapacità di proiettarsi verso un futuro migliore. Oggi Resistenza significa essere attori e non spettatori delle nostre esistenze in una dimensione collettiva». Così ha esordito il sindaco di Suzzara, Ivan Ongari, citando Dante Alighieri e il libro "La linea d'ombra” di Joseph Conrad davanti al monumento ai Caduti di viale Zonta.
Presenti molti cittadini, delegazioni dei sindacati dei pensionati, della Camera del lavoro, dell'Anpi di Suzzara e dell'associazione Marinai d'Italia oltre ai carabinieri e corpo di polizia locale con il gonfalone della città di Suzzara. Le musiche sulla Resistenza sono state eseguite da Alex Guidetti, Michele Grasso e Michele Bianchi che ha suonato alla tromba l'Inno di Mameli. Letture a cura di Laura Panizza di Temenos teatro.
E’ stata distribuita la “schisulina” dal partigian”, la “schiacciatina di sempre”. Il progetto è partito dalla mappa degli eventi dei personaggi legati alla Resistenza e dei luoghi visitati dagli studenti nel territorio di Suzzara, sotto la guida di Ezio Frontelli. Nel 1948 Dino Villani in occasione della prima edizione del Premio Suzzara da lui inventato, per curare l'ospitalità dei forestieri organizzò un rinfresco sostituendo pasticcini e salatini accompagnati da vermuth e bibite con “la schisulina dei nostri ricordi, la famosa schiacciatina di sempre” e “picùlin” ovvero bicchiere di vinello da osteria. Villani racconta che «il successo fu tale che giornalisti e artisti si precipitarono dai panettieri per acquistare schiacciatine da portare a Milano».
Sui sacchetti di carta i ragazzi sono stati chiamati a tracciare mappe emotive dei loro percorsi trascinati dal pathos dei luoghi visitati e a inserire una schiacciatina in ogni sacchetto da donare ai cittadini che hanno partecipato alla cerimonia. Un dono che accomuna un sapore ad un ricordo: una ri-memorazione. Il laboratorio è stato curato da Claudio Cavalli, Luigi Curcio e Marco Panizza. Hanno partecipato le classi terze delle scuole secondarie primo grado degli Ic1 “Margherita Hack” e Ic2 “Il Milione”. Hanno collaborato Comune di Suzzara e sezione locale Anpi.
I commenti dei lettori