In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Per qualcuno il Covid non è un’emergenza

L'editoriale del direttore Enrico Grazioli. «Le liste di prenotazione sono una sorta di terno al lotto: chi si era mosso per tempo e attende invano viene invitato a riprovare, ché magari il suo nome si è perso per... Aria»

1 minuto di lettura

“Ai cittadini, soprattutto agli anziani, chiediamo scusa”: le parole di qualche giorno fa del numero due della Regione Letizia Moratti ci confermano di non esser stati profeti ma solo cronisti di sventura, sottolineando da tempo che la Lombardia segnava il passo nel contrasto al Covid, fronte vaccini in particolare. E i giorni, passando, aggiungono a paure e disagio un senso di abbandono: se non al caso a qualcosa che vi somiglia. Le liste di prenotazione sono una sorta di terno al lotto: chi si era mosso per tempo e attende invano viene invitato a riprovare, ché magari il suo nome si è perso per... Aria. Ma il passaggio alle Poste non garantisce soprattutto i centri più piccoli, perché pare sia tarato sui grandi poli, tipo uno per provincia...

A proposito, i poli vaccinali: a Mantova sono ancora al palo, ieri doveva partire quello del palasport, sì, ciao; si vedrà, più avanti, forse nell’uovo di Pasqua, ma attenti alle sorprese. Come quella trovata dai sindaci a cui era stato chiesto di individuare spazi e risorse umane per garantire il servizio ai cittadini sul territorio, evitando loro tradotte lontano da casa per una dose: sono ancora lì, increduli, che aspettano risposte dopo essersi dati da fare. Persino le industrie si dicono pronte a far partire le vaccinazioni in azienda ma restano nel limbo: aspettano, ma toh, che dalla Regione arrivi un protocollo operativo...

E qui sta forse, nello scollamento tra chi governa la nostra salute e le istituzioni o i corpi intermedi della comunità, l’aspetto più preoccupante. Per anni ci siamo detti e sentiti dire che di fronte all’emergenza (terremoti, alluvioni...) questo paese sgangherato si ritrova e dà il meglio di sé per curare le proprie ferite. Partendo dal piccolo, dai sindaci come dal volontariato storicamente sussidiario a quasi tutto in Italia: tenendo conto della loro capacità di spendersi sapendo dove e come mettere le mani. Si vede che per qualcuno il Covid non è ancora (o non è più) un’emergenza.

I commenti dei lettori