Ricordare la Shoah tra riflessioni concerti e letture: il programma di sabato
Il 27 gennaio alle 9.30 l’incontro al binario 1 della stazione. Al Bibiena “Der Kaiser von Atlantis” di Ullmann
Gilberto ScuderiMANTOVA. Il Giorno della Memoria ha avuto il preludio IL 26 gennaio in piazza Sordello con le celebrazione organizzate dagli alunni e dai docenti dell'Istituto Comprensivo Mantova 1 “Luisa Levi” con gli allievi – dai 5 ai 13 anni – di scuole materne, elementari e medie. Gli eventi di del 27 gennaio, in città e in provincia, sono molti.
Il calendario completo è consultabile sul sito http://www.giornodellamemoria.mantova.it/index.html. Ecco, tra le altre, alcune delle iniziative previste. Alle 9.30 l’appuntamento è al primo binario della stazione ferroviaria, in piazza don Leoni (il 5 aprile 1944, verso mezzogiorno, un treno che trasportava 500 ebrei arrivò a Mantova da Fossoli: 42 ebrei mantovani furono costretti a salire su quel treno). Alle 10 nella sala delle Capriate, in piazza Alberti, concerto-lettura per le scuole (replica per la cittadinanza alle 21) su testi di Janusz Korczak, scrittore e medico polacco di origine ebraica morto a Treblinka nel 1942 (evento a cura della Comunità ebraica di Mantova). Contemporaneamente nel salone Itet dell’Istituto “Mantegna”, in via Guerrieri Gonzaga 8, si svolgerà un incontro di riflessione tra studenti delle classi quarte e quinte sui genocidi del Novecento e contemporanei.
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Alle 10.30 all’Istituto Bonomi-Mazzolari, via Amadei 35, ci sarà la consegna della medaglia d’onore ai deportati e internati nei lager nazisti (per i deceduti, la medaglia sarà consegnata ai famigliari). Alle 10.30 all’Ariston (ingresso 10 euro) la compagnia teatrale Il Carro di Tespi metterà in scena Se questo è un uomo di Primo Levi: l’odissea dello scrittore, dalla cattura fino a Auschwitz e alla liberazione. Alle 11.30 nella Sinagoga Norsa, via Govi 13, verranno letti i nomi dei deportati mantovani nei campi di sterminio. Alle 12, prova generale aperta alle scuole e alla cittadinanza, al Teatro Bibiena dell’opera diretta da Carla Delfrate, Der Kaiser von Atlantis di Viktor Ullmann (morto a Auschwitz nel 1944), con cori e orchestra: la regia, su libretto di Peter Kien (anch’egli morto a Auschwitz), è di Giovanna Maresta. Quello di Atlantide è l’imperatore del male. L’opera venne composta in condizioni di prigionia nel ghetto “paradiso” di Terezìn e allestita solo per la fase preparatoria nell’autunno 1943.
La replica della rappresentazione è il 28 alle 21, l’ingresso è gratuito e per il 27 ci sono ancora posti liberi. A introdurla sarà il Coro del Liceo musicale d’Este diretto da Romano Adami che eseguirà Kaddish da Ravel di Luca Buzzavi. Alle 17.30 nell’auditorium Monteverdi del Conservatorio Campiani, in via Conciliazione 33, si svolgerà la cerimonia istituzionale, alla presenza congiunta dei consiglieri comunali e provinciali, con la prolusione di Frediano Sessi dal titolo Gli esecutori dello sterminio: uomini comuni? Come è stato possibile l’olocausto? Un olocausto è di nuovo possibile?
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L’apertura degli archivi sovietici dopo la fine del comunismo in Russia sta dando nuova luce agli studi sulla Shoah. Si cerca di definire i profili psicologici di aguzzini e carnefici. Qual è stato il percorso che li ha portati a diventare dei criminali? Sessi ha curato diversi libri sull’olocausto e sulla resistenza al nazifascismo, tra cui, per Einaudi, il Diario di Anna Frank e, l’anno scorso, la nuova edizione dell’opera in tre volumi La distruzione degli ebrei d’Europa dello storico americano di origine austriaca Raul Hilberg. Non dimentichiamoci che, più di recente, genocidi sono avvenuti nella ex Iugoslavia, in Ruanda e in Cambogia. Alle 21.15, nel teatro di via Gradaro 7A, il Minimo riporta in scena con la regia di Valter Delcomune un testo collaudato fin dai tempi di Bruno Garilli, un classico del teatro-documento o teatro-cronaca: L’istruttoria di Peter Weiss, scrittore e drammaturgo tedesco di famiglia israelita che si salvò fuggendo dalla Germania di Hitler e trovando riparo in Svezia. Weiss scrisse L’istruttoria – resoconto allucinante delle atrocità commesse dai nazisti – sulla base degli atti e delle testimonianze del processo celebrato a Francoforte sul Meno dal 1963 al 1965 contro i responsabili del lager di Auschwitz, SS e funzionari. Le manifestazioni per ricordare quanto accadde proseguiranno nei prossimi giorni.
Da una chiave di violino, su piazza Sordello si snoda il pentagramma con disegnato sopra il filo spinato. I bambini mettono sul pentagramma delle note di cartone. La prima nota è nera, le altre si colorano via via fino a formare un arcobaleno. Posano sul pentagramma dei fiori e una poesia. I bambini vengono dalle scuole materne “Pacchioni” di Cittadella e “Berni” di Lunetta e – quelli più grandi, fino a 13 anni – dall’Istituto comprensivo “Luisa Levi”, ebrea, deportata, morta nel lager a 14 anni. L’istituto (la scuola “Alberti” in città in piazza Seminario, e la media “Mameli” a Castelbelforte) è stato intitolato a Luisa Levi il 27 gennaio 2005. Sabato 27 è il compleanno della scuola.
In piazza Sordello i bambini formano il coro. I musicisti suonano Gam gam, Auschwitz di Guccini (a cantare è Donatella Spagna, insegnante di chitarra a Castelbelforte). Suonano Un piccolo paio di occhiali: un ragazzino ha costruito un paio di occhiali, con i quali non vede più i soldati come soldati: per sfuggire alla guerra entra in un mondo fantastico. In piazza Sordello venerdì mattina erano presenti insegnanti (tra questi, Anna Caporaso, Stefania Dolci, Alberto Colombari, Alessandro Pasotti) e molti genitori. C’erano il dirigente Roberto Archi, la presidente del consiglio d’istituto Paola Spadini, Paolo Galeotti (sindaco di Marmirolo) per la Provincia, l’assessore Iacopo Rebecchi per il Comune di Mantova, l’assessore Davide Barozzi di Castelbelforte. Ognuno ha sottolineato l’importanza della memoria di quanto accadde. I protagonisti sono stati i bambini.
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