“Tolkien e i classici”: da un giovane mantovano un saggio su Giasone
Leonardo Mantovani è tra gli autori del II volume di Tolkien e i classici, edito a Roma da Eterea
MANTOVA. Leonardo Mantovani è tra gli autori del II volume di Tolkien e i classici, edito a Roma da Eterea. L’autore, nato a Mantova nel dicembre 1993, dopo la laurea triennale in lettere antiche sta laureandosi in filologia e critica letteraria a Trento. Il volume (234 pagine, 17 euro, in collaborazione con Associazione italiana studi tolkieniani www.jrrtolkien.it) accoglie 18 saggi relativi a tematiche che dalle Terre di Mezzo si snodano in percorsi con approfondimenti dalla letteratura antica alla contemporanea.
L’argomento trattato da Mantovani è “l’epica rinnovata”, sostenendo la tesi che Tolkien (1892-1973) conosceva le Argonautiche, poema epico greco del III secolo a.C. in cui Apollonio Rodio racconta di Giasone e del suo viaggio per mare sulla nave Argo alla ricerca del vello d’oro. Quella di Mantovani è una supposizione plausibile poiché – come afferma – nel 1914 Tolkien acquistò il libro di William Morris The Life and Death of Jason. Interessante è l’analisi su Giasone e Frodo, lo hobbit protagonista del romanzo Il Signore degli Anelli. Entrambi rivoluzionano l’epica: i due eroi non sono più solo forza, individualismo e sete di gloria – come per esempio gli eroi dell’Iliade – ma dotati di qualità moderne come la pietas, la capacità di riflettere, di sapere soffrire e se necessario di sacrificarsi.
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