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Il Teatro Verdi celebra Rossini con “Il barbiere di Siviglia”

La appresentazione il 2 dicembre nel 150º anniversario della morte del compositore pesarese. Sotto la direzione del maestro Anselmi

Rita Lafelli
1 minuto di lettura

CURTATONE (Buscoldo). Il Teatro Verdi di Buscoldo celebra il 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini, portando in scena Il barbiere di Siviglia, opera buffa in due atti tratta dall’omonima commedia di Pierre Beaumarchais.

Lo spettacolo, il 2 dicembre alle 16.30, vede protagonisti il tenore Alessandro Kim, nei panni del conte d’Almaviva, il baritono Marzio Giossi, nelle vesti di Figaro, e il soprano Paola Cigna, che interpreta Rosina. Completano il cast il basso Enrico Robutti (Don Bartolo), il mezzosoprano Giulia Zhu (Berta), il basso Antonio Marani (Don Basilio) e il baritono Riccardo Fioratti (Fiorello). I cantanti si esibiscono accompagnati dal coro Opera House e dai musicisti dell’orchestra del Teatro Verdi. Scene e costumi portano la firma di Fantasia in re di Reggio Emilia. Dirige il maestro Daniele Anselmi.

Rappresentata per la prima volta il 20 febbraio 1816, al teatro Argentina di Roma, l’opera fu accolta dal pubblico con sonori fischi. Secondo i rumors dell’epoca, la burrascosa reazione della platea fu pilotata dagli impresari del teatro concorrente. Per altri, invece, il fiasco del debutto fu legato al fatto che esistevano già due precedenti versioni dell’opera, musicate da Giovanni Paisiello e Francesco Morlacchi.

Il flop del debutto, però, fu subito riscattato dal successo delle repliche e ben presto l’opera di Rossini entrò nel cuore del pubblico, facendo dimenticare la versione di Paisiello. Oggi Il barbiere di Siviglia è unanimemente considerato il grande capolavoro del compositore pesarese.

L’opera, musicata su libretto di Cesare Sterbini, racconta le avventure amorose del conte di Almaviva, innamorato della bella Rosina, ma costretto a fare i conti con la rivalità del tutore della giovane, don Bartolo, che a sua volta è intenzionato a sposarla. Per conquistare la ragazza, il conte chiede aiuto al barbiere Figaro, che gli suggerisce di fingersi un soldato. Complice una serenata al chiaro di luna, il nobile spasimante riesce ben presto ad entrare nel cuore di Rosina. A separarli, però, resta l’ingombrante presenta di don Bartolo. In un susseguirsi di colpi di scena, l’opera vola alta sulle ali del bel canto fino al lieto fine, che vede trionfare l’amore. Info e prenotazioni: 0376-410008. 

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