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Il Fai fa centro: quasi in duemila all’itinerario a Palazzo Ducale

Il tour era previsto solo sabato 23, domenica le visite in Gradaro, San Nicolò, Medole e Revere

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MANTOVA. Per il Fai di Primavera sabato 23 Palazzo Ducale ha aperto le porte di una decina di ambienti, uno più bello dell’altro. Una successione di meraviglie perlopiù chiuse dal terremoto del 2012. A gruppi di 30 persone si è passati dalle sale Manto, Capitani, Marchesi e Duchi fino a quella di Troia. Capolavori, le sale e quanto sta alle pareti e ai soffitti, che scandiscono la storia della famiglia Gonzaga e degli architetti e artisti che progettarono, edificarono, dipinsero e decorarono l’Appartamento Grande di Castello voluto dal duca Guglielmo. Guidati da Anna Maria Petrobelli, capodelegazione Fai Mantova, siamo passati dall’una all’altra sala, per logge con belvedere sul ponte di San Giorgio e sui laghi, con prodigiosi scorci che fanno immaginare battaglie navali messe in scena in occasione di sontuosi matrimoni. Transitando per lo studiolo di Guglielmo e per il giardino pensile dei Cani, dove giocavano i bambini Gonzaga. Poi un passaggio coperto, un corridoio stretto – un cordone impedisce di percorrerlo – con da una parte i laghi e dall’altra il cortile della Mostra, che cambiò nome in Cavallerizza. Un sublime equilibrio.

Con Giulio Romano che per porre le fondamenta dovette fare i salti mortali: palizzate e altro perché il terreno imbibito l’acqua “non teneva”, ma lui lo fece tenere. Ecco quindi, svoltando a destra, la Galleria dei Marmi o dei Mesi, col pavimento tirato su di un palmo rispetto a quello originario di Giulio. La Galleria è chiusa per metà, ancora in ristrutturazione. In mezzo ai visitatori c’è il sovrintendente Gabriele Barucca. Elogia il Fai che «salvaguarda i tesori lasciati dalle generazioni passate» e «i giovani delle scuole» che fanno da guida al percorso: gli studenti del Liceo scientifico Belfiore e dell'Istituto tecnico Carlo d'Arco di Mantova, insieme ai volontari Fai. A fine giornata l’affluenza è stata di quasi duemila persone. Gli altri giri – replicati domenica 24– sono stati in città l’antica edicola dei giornali in piazza Canossa, la chiesa e convento del Gradaro e l’area di San Nicolò; in provincia: la Parrocchiale e Palazzo Ceni a Medole e a Revere in località Zello la Chiesa e Oratorio di San Biagio. Per il Fai oggi a Mantova non viene effettuato il giro a Palazzo Ducale. È invece aperto a Medole dalle 10 alle 11, solo per iscritti Fai e su prenotazione, il convento dell’Annunciata.

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