Arredi interni e lifestyle italiano: Saverino apre la rassegna della Lac
L’architetto ospite il 17 aprile in San Sebastiano: si parlerà di “Ristoranti e bar, nuove forme dello spazio pubblico nella città che cambia"
Maria Antonietta FilippiniMANTOVA. Il 2019 di Lac è dedicato agli interni. Dopo tanti progettisti stranieri di restauri, spazi pubblici, ville, case, biblioteche, scuole e, l’anno scorso, il fortunato ciclo con le donne architetto, stavolta il gruppo mantovano si focalizza su quello che in questo periodo, nonostante la crisi, sta conoscendo un grande successo in tutto il mondo: il lifestyle, il modo di vivere italiano intriso di cultura, buon gusto, socialità. Insieme ad abiti, mobili, cibo e vini, l’Italia esporta il design e la capacità degli architetti italiani di creare ambienti. Già tre studi italiani di fama internazionale specializzati in interni, hanno accettato l’invito del Lac di venire a Mantova per raccontarsi al pubblico.
Il primo appuntamento è mercoledì 17 aprile alle 18.30, nella Sala dei Trionfi di Palazzo San Sebastiano. Come sempre l’ingresso è gratuito. Anche quest’anno gli incontri sono in collaborazione con la Fondazione Alberti e il sostegno economico di Fondazione Bam. E l’ospitalità del Museo di Palazzo San Sebastiano.
Mercoledì verrà Claudio Saverino dello Studio Vudafieri Saverino Partners che ha due sedi a Milano e a Shanghai. Il tema trattato sarà quello dei ristoranti, luoghi per eccellenza del lifestyle italiano, dove si va per mangiare e bere bene, ovviamente, per stare in buona compagnia, ma anche per vivere un’esperienza indimenticabile in un ambiente accogliente, raffinato. E alla moda. Le grandi città metropolitane sono attrattive anche per questo: chef e ristoranti stellati. In questo gli architetti hanno un ruolo fondamentale.
È Vudafieri Saverino hanno già firmato il ristorante Berton a Milano e il Peck nella nuova Milano City, ma anche a Parigi. E lo studio lavora in Cina, Giappone, Medio Oriente, Russia, Stati Uniti. Lo studio diretto dai due soci conta 40 collaboratori fra progettisti e personale logistico amministrativo. È molto noto anche per la vena artistica che si esprime nella creazione di oggetti e di atmosfere come pure per quella più progettuale relativa ai temi forti della città, del paesaggio fino all’architettura residenziale, commerciale e industriale. A Vudafieri Saverino è stata dedicata una monografia della collana “Lezioni di architettura e design” del Corriere della Sera e Politecnico di Milano.
Il titolo della conferenza è Ristoranti e bar, nuove forme dello spazio pubblico nella città che cambia e Lac, ragionando sulle possibilità di lavoro e di realizzazione dei giovani architetti in un periodo storico in cui si costruisce poco, hanno individuato proprio negli interni e in particolare nella ristorazione, anche nel Mantovano, una opportunità su cui vale la pena di confrontarsi con i maestri già affermati nel mondo.
Dopo Claudio Saverino, hanno già accettato l’invito di Lac, anche se la data è ancora da concordare, altri due studi famosi: Storage e Piero Lissoni, il primo formato da giovani, con già una interessante esperienza nell’architettura e arredamento di alberghi, il secondo una vera autorità nel design oltre che negli interni. Sono firmate da Lissoni sedie, tavoli, divani, cucine, lampade di aziende italiane che tutti gli appassionati di design conoscono, e sognano. Ma Lissoni è noto anche per ville, alberghi, resort. E altri studi hanno promesso di venire, salvo impegni internazionali. Dietro le attività di Lac c’è una decina di architetti appassionati, più un centinaio di fedeli sostenitori.
I commenti dei lettori