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Mantova, Lunetta diventa grande palcoscenico per raccontare la vita di “Un quartiere”

L’idea, partita da Bregola e Boschini con il supporto del Creative Lab, si è tramutata in un libro e un eBook

GILBERTO SCUDERI
2 minuti di lettura

MANTOVA. Una photo novel a Lunetta. Un fotoromanzo o fumetto fotografico intitolato “Un quartiere”. L’idea e venuta allo scrittore mantovano Davide Bregola e all’artista Max Boschini. A realizzarla ci ha pensato un manipolo di sceneggiatori-fotografi che hanno raccontato nove storie per scatti e nuvolette.

«A Lunetta si respira un’atmosfera melting pot» dice Bregola. Tradotto dall’americano significa che il quartiere è la somma di elementi di origini diverse, col risultato di una formidabile identità sociale. Anni fa Lunetta era chiamata “il Bronx”. Oggi le cose sono cambiate. Se Lunetta non è Manhattan, può però essere l’immagine speculare di uno dei tanti quartieri di New York. Come a Harlem si può giocare a basket per le strade, a Lunetta si può improvvisare una partita di calcio in piazza Unione Europea.

Per andare a piedi nudi nel parco non mancano le aree verdi. «A Lunetta sono di grande suggestione i luoghi e le persone che li abitano, vere macchine narrative» ribadisce Bregola. Lunetta è tutt’altro che luogo anonimo: per molti street artist il quartiere è territorio speciale di sperimentazione; come si vede, sui muri e sui palazzi le figure e i paesaggi hanno dato colore e contemporaneità a quelli che prima erano grigi caseggiati di un quartiere da riqualificare. Da immobili, le facciate degli edifici hanno preso vita e si muovono negli occhi di chi le guarda con ammirazione. È anche grazie a questa rinascita che venti persone dai 18 ai 60 anni - sotto la guida di Bregola, con la supervisione di Boschini per le immagini - ha costruito la storia romanzata, ideata, fotografata e scritta al Creative Lab, cuore pulsante di idee e proposte. Una volta alla settimana, per tre mesi il gruppo ha provato a inventarsi la photo novel: una ripresa in chiave attuale delle storie d’amore di “Grand Hotel” degli anni ’50 o di quelle poliziesche di “Lancio Story” degli ’80.

Il gruppo era composto da studenti, appassionati di fotografia, amanti della scrittura, docenti di scuola e anche, semplicemente, da curiosi, uniti dal desiderio di vivere una nuova esperienza. Con macchine fotografiche e cellulari i partecipanti hanno fatto incursioni nel quartiere indagando le location dove ambientare il fotoromanzo. Una sinfonia narrativa, con diversi personaggi (una figura femminile si chiama Lunetta) che raccontano il quartiere. Così una sorta di Sharazade delle “Mille e una notte” dipana il fotoromanzo tra angoli suggestivi e personaggi tra negozi, interni e palazzi.

I protagonisti delle storie sono gli stessi partecipanti al progetto che hanno indossato i panni di amici, madri, padri, fratelli, figli o semplici comparse. Il gruppo si è autofinanziato e ha prodotto il libro, la prefazione è di Matteo Rebecchi, presidente Pantacon. Condotto da Bregola e Boschini, il progetto è stato realizzato grazie a CoMantova, CreativeLab, con Fondazione Cariverona. Il fotoromanzo si può scaricare gratuitamente in eBook con Issuu o inviando una email a info@creativelabmantova.it.

 

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