Salmo infiamma la Grana Arena a Mantova, in 3.500 al concerto del rapper
Un live di forte impatto tra video, immagini 3d e l’avatar dell’artista. In scaletta i brani più significativi oltre alle tracce dell’ultimo disco
Serena Marchini
C’è il rap. Ma anche il rock e l’elettronica. Ci sono il rosso e il giallo. Colori di fuoco, che dominano luci e video, tra fiamme reali e vampe digitali. C’è l’immaginario dei videogame nella scenografia iperrealistica in 3d sul maxi schermo alle spalle del palco. Ma non mancano ambientazioni da fantascienza, città incendiate e deviazioni verso l’estetica horror. Ci sono la rabbia e il cinismo nei testi. Ma anche spazio per i sentimenti.
C’è Salmo. Che non è uno, ma una moltitudine. Varietà di contaminazioni musicali e fusione quasi fisica con la band e, soprattutto, con il suo pubblico. Il Flop Tour dell'artista sardo, punta di diamante della scena rap italiana, ha fatto tappa ieri alla Grana Padano Arena davanti a oltre tremilacinquecento persone.
Uno show ad alto contenuto tecnologico, in cui l’artista in carne e ossa gioca a confondersi con il suo avatar in 3d, realizzato con l’impiego dell'intelligenza artificiale. La scena si apre sul brano Russell Crowe, denuncia della fama facile offerta dai talent show. Il rapper appare in versione digitale, ma sorprendentemente vivida, sospeso per aria a testa in giù e legato da una corda allacciata ai piedi. Cade nel vuoto e riappare - questa volta nella sua vera pelle - tra il fumo del palco, mentre il pubblico esplode. È l’adrenalina a farla da padrone tra le tracce dell’ultimo album e le hit di diciotto anni di carriera.
Ma durante lo show Salmo regala ai fan anche momenti intimi, come la sessione unplugged, dove si avvicina ai fan e stabilisce una connessione intensa. «Non è mai scontato l’amore delle persone», ringrazia.
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