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Viaggio tra i grandi successi, Baglioni emoziona il Sociale di Mantova

L’artista: «Dopo il Covid mi ha preso la smania di cantare e ci ho preso gusto. Per la prima volta in cinquantacinque anni faccio un bis di tournée»

G.D.V.
1 minuto di lettura

Abito scuro, Baglioni abbraccia il pubblico e sorride, un’onda di applausi riempie il teatro. Lui tiene la scena con un piano digitale-acustico e tastiere elettroniche, gli strumenti che hanno accompagnato i suoi successi e riempito di sonorità la serata. Il pubblico canta con lui, il teatro vibra di emozioni. “Io sono qui” il brano di apertura e diventa un canto a più voci.

Dopo il Covid, racconta, «mi ha preso la smania di cantare e ci ho preso gusto: per la prima volta in 55 anni faccio un bis di tournée», ironizza sul suo tour de force e instaura col pubblico un’intesa brillante. “Solo”, brano del 1977, fa ripartire gli applausi e il pubblico intona con lui “chissa se prima o poi….”. Il Sociale è gremito fino all’ultimo posto (qualche palco rimane vuoto) e lo è per due volte in meno di 12 mesi: Baglioni era già stato a Mantova il 27 gennaio col live della prima tournée, ora duplicata con Dodici note solo, bis e anche questa volta biglietti esauriti al botteghino. Chi se l’era perso a inizio anno è corso a prenotarsi il posto ma sono stati anche molti gli appassionati tornati ad ascoltarlo.

Durante il live squilla un cellulare e lui scherza: «Carino questo motivetto, lo voglio copiare». L’11 dicembre nuova tappa a Vicenza e poi tutta d’un fiato questa tournée bis che lo porta per la seconda volta nei migliori teatri d’Italia, fino a fine febbraio, agli Arcimboldi di Milano, per 72 trionfali serate in 100 giorni. «Tutti debutti, niente repliche»: aveva annunciato e così è stato, con una scaletta tutta nuova che ha attraversato passato e presente di una carriera di 50 anni, per una serata piena di emozione.

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