In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

“Nella forma e nella materia”: i visitatori sono già oltre 6.500

Alla Casa del Mantegna la mostra si potrà visitare fino all’8 gennaio. La curatrice Artoni: «Questo successo ci dona speranza per il futuro»

GILBERTO SCUDERI
1 minuto di lettura

Prosegue fino all’8 gennaio alla Casa del Mantegna la mostra “Nella forma e nella materia”. Dal 27 settembre, giorno dell’inaugurazione, i visitatori sono stati oltre 6.500. «Il successo di questa mostra - dice la curatrice Paola Artoni - ci riempie di speranza per il futuro della cultura mantovana. La mostra è nata con pochi mezzi ma è cresciuta nel corso dei mesi grazie all'impegno e all'entusiasmo di tutti. Questo progetto ha messo in circolo molte idee e tanti talenti di giovani e meno giovani e ha raccolto la sfida di raccontare l'arte anche a un pubblico non specialistico e di renderla davvero accessibile. Gli scultori mantovani di ieri e di oggi, partiti da Mantova ma molto spesso proiettati in una dimensione internazionale - dice ancora Artoni - sono stati messi a confronto nella Casa del Mantegna restituendo sorprendenti dialoghi di "forma e materia" e ci hanno interrogato concretamente sulle necessità di spazi di confronto tra le arti dal Novecento a oggi, che possano essere autentici opifici di idee e officine di creatività».

La mostra alla Casa del Mantegna, che accoglie opere di una settantina di scultori mantovani, è aperta tutti i giorni feriali, dal martedì al sabato dalle 10 alle 13. Capodanno ed Epifania dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. Domenica 8 gennaio dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio con apertura prolungata dalle 14 alle 19 e festa di finissage a partire dalle 17.

L’allestimento è di Vincenzo Denti, Sergio Gelati, Ermanno Poletti, Vincenzo Paonessa con gli studenti del Liceo artistico Giulio Romano di Mantova.

Il catalogo, curato da Paola Artoni, con fotografie di Giuseppe Gradella, edito da Publi Paolini, costa 15 euro e il ricavato della sua vendita verrà devoluto all’Unione ciechi di Mantova.

I commenti dei lettori