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La mostra su Pisanello a Mantova è al terzo posto tra le esposizioni 2022

‘Il tumulto del mondo’ al Palazzo Ducale resterà aperta fino all’8 gennaio

GILBERTO SCUDERI
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Il 31 dicembre la rivista “Finestre sull’arte” ha pubblicato la classifica delle 10 migliori mostre aperte in Italia nel 2022. Nelle top ten, al terzo posto, c’è la mostra “Pisanello. Il tumulto del mondo”, visitabile al Ducale di Mantova fino all’8 gennaio. «Pisanello è un artista notissimo, ma fare una mostra su di lui è difficile, data l’esiguità del suo catalogo: si contano sulle dita di due mani le opere mobili, tolti i disegni, che gli si possono assegnare con certezza», scrive la rivista nella motivazione del riconoscimento.

Nella mostra, curata dal direttore del Museo Ducale Stefano L’Occaso, c’è metà delle opere di Pisanello, con la possibilità, prosegue “Finestre sull’arte”, «di ammirare la sua unica opera firmata, esposta per la prima volta in Italia». Si tratta della tempera su tavola “La Madonna con il Bambino in gloria e i santi Antonio abate e Giorgio” del 1440 circa, prestata al Ducale dalla National Gallery di Londra. In basso al centro c’è la firma “pisanvs pi”, dove “pi” sta per “pinxit”, dipinse. Una delle altre opere esposte è la “Madonna con il Bambino, detta Madonna della Quaglia” del 1420 circa, prestata dal Museo di Castelvecchio di Verona. La rivista prosegue elogiando il «i lavori di riallestimento della Sala del Pisanello in Palazzo Ducale, con le pitture scoperte negli anni Sessanta: un restauro che ha portato importanti novità, un itinerario di visita encomiabile, una possibilità in più per i visitatori di Palazzo Ducale, una rassegna di alto profilo scientifico accompagnata da un catalogo completo», edito da Electa. La Sala di Pisanello, con la scena del torneo dipinta dall’artista negli anni ’30 del ’400, venne scoperta dal soprintendente Giovanni Paccagnini, strappata dai muri di palazzo Ducale e ricomposta cinquant’anni fa sugli stessi muri, mentre la sinopia è nell’attigua Sala dei Papi. “Finestre sull’arte” conclude: «Una mostra insomma di livello internazionale, che nonostante le ridotte dimensioni (una trentina di opere in tutto, ma chi lo ha detto che una mostra per essere buona debba per forza avere decine e decine di opere?) si può considerare non solo come una delle migliori in Italia, ma una delle migliori al mondo».

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