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Millenaria: la mostra sulle estemporanee di pittura ora diventa permanente

L’assessore Benatti: «Un bel modo di valorizzare il nostro patrimonio del '900»

M.P.
2 minuti di lettura
MDG2023 

A Gonzaga diventa permanente, all’ex convento di Santa Maria, la mostra dei quadri delle “Gare estemporanee di pittura” organizzate alla Millenaria dal 1956 al 1970 grazie all’iniziativa del Comune di Gonzaga, Fiera Millenaria, Fondazione Cariplo, Circolo “Bonomi”, Circolo Filatelico Numismatico ed Hobbistico, Officina dell’immaginazione, Oltrepò Mantovano DOMInuS.

Negli anni Cinquanta ogni paese aveva il suo concorso artistico. «A Gonzaga - spiega Ferdinando Capisani, presidente del Circolo Filatelico - la gara di pittura estemporanea coincise per quindici anni con la Millenaria frutto della grande creatività di Dino Villani. L’unica regola per partecipare era presentarsi il mattino presto davanti agli uffici della Fiera». Cavalletto, tela e colori alla mano, chiunque poteva iscriversi. «La gara di pittura estemporanea - ha aggiunto il curatore Fabio Cavazzoli del circolo “Bonomi” - consisteva nel rappresentare la fiera estrapolandone l’essenza; tutto doveva concludersi nell’arco della stessa giornata, alla fine della quale la giuria arrivava a premiare i vincitori».

Si trattava di premi in denaro e una giuria di quelle serie, che veniva direttamente dal vicinissimo Premio Suzzara, con nomi del calibro di Raffaele De Grada e Mario De Micheli, rinomati critici d’arte, il gallerista Ettore Gianferrari, Dino Villani, Cesare Zavattini, e tante altre personalità.

«Gran parte di queste opere - commenta Paola Tarana, responsabile dei servizi culturali - fanno parte del patrimonio artistico del Comune di Gonzaga e hanno trovato giusta collocazione nelle sale espositive dell’ex convento con l’intenzione di fare una mostra permanente».

L’idea era partita dal Circolo Filatelico Numismatico ed Hobbistico che aveva stampato il calendario 2022 con le opere delle varie gare di pittura estemporanea. A settembre, in occasione della Millenaria, sono state esposte alcune opere e, dal 5 novembre, la “Raccolta del ’900 di Gonzaga” insieme a quella di Nani Tedeschi è stata accolta nell’ex convento.

È stato un lavoro paziente e minuzioso grazie anche al contributodi Arrigo Davoli, ex dipendente comunale scomparso lo scorso ottobre all’età di 86 anni, che ha raccolto i nomi dei vincitori delle varie edizioni. Tra gli artisti che avevano vinto le gare di pittura estemporanea figurano anche dei mantovani tra cui Giordano Scaravelli di Mantova (1958), Giulio Salvadori di Mosio di Acquanegra sul Chiese (1959); Amedeo Savioli di Pegognaga (1965) mentre Valter Mattioli di Cerese di Virgilio si classificò quarto nel 1963.

In esposizione ci sono le opere vincitrici della prima gara del 1956 oltre a quadri prestigiosi di Riccardo Galuppo, artista menomato da una bomba a mano che dipingeva con le protesi, di Cavallari che ha iniziato a dipingere nei campi di concentramento, del quotato Walter Mac Mazzieri. «Un bel modo di valorizzare il nostro patrimonio del '900 - ha concluso Eugenio Benatti assessore alla cultura - Si tratta di opere eseguite da artisti “specializzati” in gare estemporanee. Stiamo valutando di trovare nuovi spazi per altre esposizioni».

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