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Tra brividi e misteri anche a Mantova piace l’avventura nella “escape room”

Nello spazio in via Gaber dopo tre mesi dall’apertura già 450 partecipanti dai 10 ai 70 anni per il gioco di gruppo

Serena Marchini
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Tre mesi di apertura e quattrocentocinquanta partecipanti, dai dieci fino ai settant’anni. Si trova in una palazzina di via Giorgio Gaber al numero 2b la prima escape room di Mantova, il popolare gioco di gruppo in cui i partecipanti, rinchiusi in un ambiente allestito a tema, devono trovare una via di fuga scoprendo indizi e risolvendo enigmi. L’idea è di due giovani appassionate del genere: Lara Savaresi, ventisei anni di Mantova, e Federica Di Cintio, ventisette di Crema ma impegnata professionalmente a Mantova. Entrambe sono specialiste di marketing nella giovane agenzia di comunicazione mantovana di cui Federica è vicepresidente.

« Tutto è nato perché eravamo appassionate di escape room e ci spostavamo fuori Mantova per poter giocare. – raccontano Lara e Federica – Ci è venuta, così, l’idea di crearne una anche qui. Abbiamo proposto una partnership a un nostro cliente, la società Igloo Srl di Katja Acquaroli, che è proprietaria dell’attività, mentre noi come agenzia di comunicazione Digitalia gestiamo tutti gli aspetti creativi, organizzativi e promozionali».

Dopo aver individuato la location, Lara e Federica hanno creato tutto nel giro di tre mesi lavorando giorno e notte. «Ci siamo occupate di tutto noi, dalla creazione della storia alla base del gioco, all’allestimento delle stanze fino alla creazione del sito web».

La data di apertura, il 31 ottobre, non era casuale visto che il giorno di Halloween ben si prestava all’ambientazione in stile horror dell’escape room mantovana in cui, infatti, si immagina che i partecipanti debbano fuggire da un carcere passando per il reparto psichiatrico dove opera un sadico dottore. Il resto è una sorpresa.

Il bello del gioco, infatti, è lasciarsi stupire senza sapere nulla o quasi di ciò che si troverà durante i sessanta minuti a disposizione per “liberarsi”. Si gioca in gruppo, da quattro a otto persone, e l’obiettivo è collaborare e aiutarsi l’uno con l’altro.

«E’ un’esperienza divertente e adatta a tutti – spiegano le ideatrici – Tutto avviene in sicurezza e noi adeguiamo il gioco se necessario, ad esempio se ci sono bambini o persone particolarmente suggestionabili. In questi tre mesi sono arrivate persone di tutti i tipi. Gruppi di amici, famiglie, feste di compleanno, aziende con attività di team building e persino un addio al nubilato».

Ci si iscrive sul sito escaperoommantova.it. Il costo è di venti euro a persona per gruppi fino a cinque partecipanti, diciotto fino a otto. I primi mesi di apertura hanno visto l’assunzione della prima dipendente (Ylenia Bottoli che si occupa di accogliere i clienti) e l’attivazione di partnership con Mantova Student Network e Officina del Panino. Ora si punta a crescere. «Fin da subito la risposta è stata ottima – raccontano Lara e Federica – Tutti ci chiedono quando apriremo altre escape room a Mantova con allestimenti e storie diverse. E’ l’obiettivo dei prossimi mesi. Tra un po’ di tempo, poi, cambieremo anche l’ambientazione della location attuale per offrire una nuova esperienza alle tante persone che l’hanno provata e desiderano tornare». 

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