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Con il festival Nebbia Gialla Suzzara si tinge di “noir”

Il via con Marco Malvaldi, Samantha Bruzzone e il loro romanzo “Chi si ferma è perduto”. L’autrice: «L’idea del personaggio mi è venuta sei anni fa, poi è nata la storia»

Mauro Pinotti
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Ha preso il via, il 10 febbraio a Suzzara, la XVII edizione del festival Nebbia Gialla dedicato alla letteratura noir e poliziesca. Dopo i saluti istituzionali e il benvenuto del direttore Paolo Roversi, i primi autori sono stati Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone, marito e moglie, che hanno presentato il loro romanzo scritto a quattro mani ed edito da Sellerio mani “Chi si ferma è perduto” con la nuova protagonista del giallo italiano Serena Martini, caparbia e curiosa e con tanto tempo a disposizione, destinata a far breccia nel cuore dei lettori.

«L’idea del libro è mia – dice Samantha – Avevo da sei anni nella penna questo mio personaggio poi finalmente ho trovato una storia». Insieme, i due coniugi hanno scritto anche i libri per i ragazzi “Leonardo e la marea” e “Chiusi Fuori” (un giallo): «Più che il linguaggio, nei romanzi per i ragazzi è necessario capire i loro interessi – concordano Marco e Samantha – L’adulto è più disposto a tollerare la “lentezza” ma i giovani sono molto più veloci».

A seguire Piero Colaprico che ha parlato del suo nuovo romanzo “Requiem per un killer” (Feltrinelli). Giornalista e scrittore, Colaprico ha creato un antieroe, un investigatore noir della migliore tradizione e giustiziere sociopatico hard boiled. Milano si fa personaggio, con le sue strade trafficate, San Siro, i navigli, i cortili interni, ma anche con l’infiltrazione mafiosa nella finanza, la vittoria dei grandi clan del Mezzogiorno come l’autore denuncia da anni in qualità di cronista.

Il festival entrerà nel vivo l’11 febbraio a partire dalle 10 quando, moderati da Ferdinando Pastori, saliranno sul palco Barbara Perna con “L’essenziale è invisibile agli occhi” (Giunti), Giuseppe Marchionna con “La fiaba nera di Kuçedra”(Laurana) e Paolo Regina con “Promemoria per il diavolo” (Sem).

A seguire, alle 11, Valerio Varesi con “Reo Confesso” (Mondadori), Gian Andrea Cerone con “Il trattamento del silenzio” (Guanda), Alessandro Bongiorni con “Favola per rinnegati” (Mondadori). Modera l’incontro Cristina Aicardi.

Alle 12 Francesco Abate presenta “Il complotto dei Calafati” (Einaudi): dialoga con lui Roversi. Nel pomeriggio, alle 16, Ferdinando Pastori e Cristina Aicardi presentano “Dolce da morire” (Laurana), Alessandro Perissinotto e Piero D’Ettore “Cena di classe” (Mondadori), Barbara Baraldi “Cambiare le ossa” (Giunti). Modera l’incontro Roversi.

Alle 17 ecco Fabiano Massimi con “Se esiste un perdono” (Longanesi), Fausto Vitaliano con “Scritto sulla sabbia” (Bompiani), Roversi con “Yellow Diamond” (Sem). Modera l’incontro Aicardi.

Alle 18 è la volta di Alessandro Robecchi con “Una piccola questione di cuore” (Sellerio), dialoga con lui Pastori. Alle 18.45 tocca a Gaetano Savatteri “Quattro indagini a Màkari” (Sellerio), dialoga con lui Aicardi. Alle 19.30 in collegamento online Irvine Welsh presenta “ I lunghi coltelli”(Guanda) intervistato da Roversi. Chiude la giornata, alle 21, l’estro e la simpatia di Maurizio De Giovanni che presenta “Caminito” (Einaudi). Lo intervista Aicardi. 

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