In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

“Nebbia Gialla”, De Giovanni e Lucarelli fanno il pienone

Chiude il festival. Paolo Roversi soddisfatto: «In 2mila al Dante e 10mila visualizzazioni»

2 minuti di lettura

A giudicare dalla sala comunità “Dante” di Suzzara gremita in ogni ordine di posti si può affermare che sabato sera Maurizio De Giovanni “ha battuto” il Festival di Sanremo. L’autore ha conquistato con la sua verve, con la sua simpatia di napoletano verace il pubblico di “Nebbia Gialla”.

Inizialmente sullo schermo era apparsa una mail che diceva che De Giovanni era andato a Sanremo per ritirare un premio ma era solo uno scherzo di Paolo Roversi. «Ma secondo voi - ha detto l’autore - uno che può essere a Suzzara, può mai andare a Sanremo ? ».

L’ intervi statrice Cristina Aicardi ha parlato poi della nuova stagione del Commissario Ricciardi che tutti aspettano. «I lettori sono meno lacrimevoli ma le lettrici sono violente. C'è una signora che mi scrive alla mattina con “Buongiorno. Misery” Io sono napoletano e devo dire che questo – dice scherzando De Giovanni – mi mette ansia». E sui suoi personaggi di cui la gente aspetta nuovi romanzi, De Giovanni ha detto: «Sono felice perché sono un papà che vede crescere i propri figli». Poi ha parlato del suo nuovo “Caminito” (Einaudi). Una serata piacevole, risate e applausi spontanei. Una chiacchierata come si fa con l’amico di una vita. La mattina di ieri è iniziata con l’incontro tutto al femminile, con Rosa Teruzzi che ha presentato “Gli amanti di Brera” (Sonzogno) che ha parlato di una Milano di fine settembre con i primi freddi dell’autunno, quando scompare una donna: un’affascinante professoressa di inglese che sparisce insieme a Davide, suo giovane studente.

La stampa, i rotocalchi e i programmi televisivi si scagliano subito contro l’ammaliante quarantenne, soprannominandola «il fiore nero di Brera», e gridano allo scandalo. Gabriella Genisi, che ha dato vita alla fortunata serie di Lolita Lobosco, ha parlato del suo ultimo romanzo “Lo scammaro avvelenato”(Sonzogno) con Carmela che tra le sue tante specialità, prepara uno scammaro squisito secondo la ricetta di nonna Dolò. Il giorno dopo, l’uomo a cui ha servito il piatto viene trovato morto. L’autopsia non lascia dubbi sulla causa del decesso: si tratta di avvelenamento, probabilmente dovuto al botulino presente nei peperoni con cui è stato condito il piatto. A seguire Francesco Carofiglio ha presentato “Cattivi. Mister H.” (Feltrinelli )e Andrea Fazioli “Le strade oscure” (Guanda).

Prima di mezzogiorno è stata la volta di Massimo Cotto, giornalista, dj e scrittore, ha sempre scritto di musica. I suoi idoli: Leonard Cohen e David Bowie. Il suo primo romanzo giallo “Il re della memoria” (Gallucci) marca il suo esordio. Infine sold out anche per Carlo Lucarelli che dopo il suo primo “Carta Bianca”, primo romanzo col commissario De Luca, torna nei misteri del periodo più buio d'Italia con “Bell’Abissina” (Mondadori). Soddisfatto lo scrittore Paolo Roversi ideatore e direttore di Nebbia Gialla: «Abbiamo avuto in tre giorni 2mila spettatori e oltre 10mila visualizzazioni. Il bilancio non può essere che positivo e stiamo già pensando alla XVIII edizione. Diventeremo “maggiorenni”.. Confermo il problema tecnico sul collegamento di sabato con Irvine Walsh: non riusciva a collegarsi col suo pc»

I commenti dei lettori