«Cioca Mars! Las' cal ciòca!». È il grido associato alla festa che intende rinnovare l’antica tradizione di andare incontro a marzo. Dopo l’interruzione dovuta al Covid, sabato 4 marzo, dalle 14.30, i Musicanti d’la Basa, in collaborazione con Zero Beat, ripropongono a San Benedetto Po la tradizione del “Cioca Mars” all’interno del progetto “L’Ecosistema delle Golene e delle Bonifiche” del Comune di Quistello, in partenariato con i Comuni di San Benedetto Po e Moglia, con il contributo di Cariverona.

«Un tempo, le ultime tre sere di febbraio erano l’occasione per i gruppi di giovanotti di uscire per le strade dei paesi, armati di bastoni, latte, coperchi e fusti facendo uno strepito infernale per risvegliare la primavera – spiegano i Musicanti – Il rituale prevedeva due aspetti: il congedo dall’inverno per l’arrivo della primavera e l’approssimarsi della stagione degli amori e dei matrimoni. I giovani che percorrevano le vie del paese, infatti, si avvicinavano alle case dove abitavano ragazze da marito e, fermandosi davanti alla porta, intonavano una filastrocca in cui erano rese pubbliche le intenzioni di matrimonio».

Il programma del 2023 prevede il ritrovo dei partecipanti in piazzetta San Simeone e la successiva partenza per lo svolgimento del rituale nelle case, per le vie del paese e nel centro storico con l’accompagnamento di qualsiasi strumento, anche di fantasia, adatto a far rumore.

La performance, che si svolgerà in luoghi pubblici e case private, durerà fino alle 20.30 con il termine alla Scuola di Musica Polirone. Qui la festa proseguirà con filòs, balli e canti assieme ai Musicanti d’la Bása, a Fragole e Tempesta, all’Orchestra Tazzioli e a tutta la compagnia dei canterini. All’interno dello stesso progetto sono previsti altri due “Cioca Mars”.

L’11 marzo la compagnia dei canterini si sposterà a Quistello e il 18 a Moglia, dove l’evento si concluderà con il Gran Ballo di Mezza Quaresima al Teatro Italia di Bondanello.