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Renato Zero seduce il pubblico, per lui fan da tutto il nord Italia

L’artista in gran forma conquista con un live di forte impatto diviso in due set. In scena 18 musicisti e 11 ballerini: stasera si replica col sold out annunciato

Luca Cremonesi
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Arrivano da tutto il nord Italia sorcini e sorcine che riempiono la Grana Padano Arena per la prima data mantovana sold out del nuovo tour di Renato Zero. Spacca il minuto Zero, e allo scadere del tradizionale conto alla rovescia dei fan (…, tre, due, uno, zero), lo show parte con “Quel bellissimo niente”, canzone dedicata a Roma. Renato uscirà solo sul finire del brano, e la voce è già calda per lanciarsi nel ritornello con i suoi 18 musicisti, ai quali si aggiungono 11 ballerini. La scaletta prevede brani, divisi in due set, ai quali fanno seguito due bis. Il trittico iniziale, “Io uguale Io” (1978), “Vivo” (1978) e “Niente trucco, per me” (1980) lo vede in gran forma. Balla, da solo e con i suoi ballerini, vestito di nero, con cappello, e strass che abbondano. La voce sembra non aver subito il passare del tempo, ed è davvero un Renato Zero in gran forma.

«Ebbene sì, siamo ancora in pista. Io e Zero, che vanta anche delle pretese assurde perché vuole esibirsi senza di me» sono le prime parole con le quali saluta i suoi sorcini. «Io che ho fatto tanto per lui: gli ho dato luce, gli ho dato un destino… perché non me lo sono tenuto a casa. Comunque, apparirà qui sul palco, ma voi non fateci caso e assecondatelo». Primo cambio d’abito, dal nero e bianco, e via con lo show. E il 22 marzo si replica, sempre con inizio alle 21 e sempre soldout, come meritano essere i concerti di questo grande artista.

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