«L’arte e la cultura sono sempre contro la guerra e dalla parte dei deboli», sono alcuni dei messaggi forti che sono stati lanciati alla consegna della XVII° edizione del Premio Castello a Cerlongo. Un’edizione primaverile del prestigioso premio, fondato agli inizi degli anni 2000, dal critico d’arte Learco Zanardi, recentemente scomparso, e ricordato in sala più volte, che ha visto premiare un artista toscano, il pittore Francesco Nesi per meriti artistici. Mentre per meriti culturali il riconoscimento è andato a due personalità del mondo delle arti visive, e cioè il piacentino Luciano Carini, gallerista, docente, critico d’arte e autore di volumi di critica artistica, e al medolese, Giovanni Magnani, fra i fondatori della Raccolta Museale Civica Raccolta d’Arte Moderna e Contemporanea.

Un’edizione del premio particolare, la prima senza la presenza di Learco Zanardi, che è stato ricordato e per il quale era presenta la famiglia in sala. Per quanto riguarda la mostra delle opere di Nesi, queste resteranno esposte a Villa Magnaguti, dove è avvenuta la premiazione, fino al prossimo 25 aprile (orari: venerdì, sabato e festivi dalle 19 alle 22, con ingresso gratuito). Magnani, ricevuta la targa, ha ricordato come il lavoro svolto abbia permesso al proprio paese di diventare “città di arte e di cultura”, come recita il cartello appeso all’ingresso.

Con Magnani erano presenti il vicesindaco Vivaldini, il consigliere comunale Pesci, e i rappresentanti della minoranza Ruzzenenti e Caiola, oltre ai vertici dell’ente Civica Raccolta d'Arte. «Proseguiremo il nostro lavoro di promozione culturale, forti anche di quello che ci ha insegnato Zanardi, e proveremo, come abbiamo sempre fatto, a far parlare arte e cultura e promuovere i giovani» hanno ricordato il presidente del Premio Roberto Guidetti e il pittore goitese Elio Terreni, che ha presentato i vincitori di questa edizione del Premio Castello.