La Sonata di Béla Bartòk sarà raccontata mercoledì dal musicologo Restagno
Alle 18 nell’Auditorium del Campiani in via Conciliazione 33
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Un capolavoro del Novecento, la Sonata per due pianoforti e percussioni di Béla Bartòk, e il ritorno del musicologo Enzo Restagno, per l’ultimo appuntamento con i Mercoledì del Conservatorio, alle 18 nell’Auditorium del Campiani in via Conciliazione 33. Un programma davvero speciale e molto bello che vedrà ai due pianoforti Anna Calabretta, e Albertina Dalla Chiara, e alle percussioni due giovani straordinari, Benedetto Raimondi e Francesco Tommaso Trevisan. L’originalità e il genio delL’ungherese Bartòk (1881-1945) nell’introiettare e restituire mondi e sonorità diverse, creando una musica nuova che prelude a un mondo in cambiamento, è ben nota. Ma la Suonata per due pianoforti e percussioni è addirittura rivoluzionaria. Composta nel 1937, è scritta per tutti gli strumenti a percussione uniti a due pianoforti usati in modo percussivo in modo da fondersi e alternarsi alle sonorità degli strumenti a percussione, in una scrittura assolutamente unica nel panorama musicale. Restagno è fondatore di Mito Settembre Musica, ora è direttore artistico di Ferrara Musica. Citatissimi i suoi testi, editi da Saggiatore, sugli autori del Novecento (Stravinsky, Schoenberg, Ravel e, recentissima, una monografia su Debussy, “Ovunque lontano dal mondo',). Restagno ha effettuato, proprio su Bartòk diverse trasmissioni per la Rai e la Radio di Lugano.
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