
M5S: "Prima vittoria". "Il Movimento 5 Stelle ha denunciato il ritardo dell'Italia nel comunicare alla Ue il suo no agli Ogm. Oggi finalmente il governo ha inviato a Bruxelles la nota ufficiale che ribadisce il divieto di coltivazione degli Organismi geneticamente modificati, come deciso dal Parlamento, in attuazione della nuova Direttiva europea che, lo ricordiamo, consente agli Stati membri di decidere - si legge in una nota congiunta i parlamentari del M5S delle Commissioni Agricoltura e Politiche Europee - . Meglio tardi che mai, vorremmo dire, ma il pressing del M5S non finisce qui". Adriano Zaccagnini di Sel saluta con favore la decisione in quanto iI nostro paese "deve continuare a perseguire una politica agricola rispettosa dell'ambiente e delle tradizioni contadine".
Una decisione quella del governo italiano che è stata accolta in modo positivo da Coldiretti e Greenpeace. Secondo una indagine Ixè, diffusa da Coldiretti, la richiesta del governo italiano trova d'accordo quasi 8 cittadini su 10 (76 per cento) che si oppongono oggi al biotech nei campi. "Per l'Italia gli organismi geneticamente modificati in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico del made in Italy" commenta il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. "L'Italia si conferma libera da ogm e la metà dei paesi dell'unione europea "sta facendo lo stesso, emanando bandi nazionali che vietano la coltivazione di ogm sul proprio territorio. Sarebbero almeno 14 gli stati membri che di Ogm non vogliono saperne, ma altri potrebbero aggiungersi perchè la comunicazione formale alla commissione europea può pervenire fino al prossimo 3 ottobre", scrive in una nota di Greenpeace. Adesso però "dobbiamo bloccare l'approvazione di nuovi Ogm e rivedere completamente il processo di valutazione dei rischi e di autorizzazione degli ogm a livello europeo", aggiunge Greenpeace.