
Il glifosato è un principio attivo sul cui rischio di cancerogenicità la comunità scientifica appare divisa: viene ritenuto "probabilmente cancerogeno" dall'Oms (organizzazione mondiale della Sanità) e "probabilmente non cancerogeno" dall'Efsa (l'agenzia per la sicurezza alimentare europea). Nel corso della precedente riunione del Comitato, lo scorso marzo, solo Italia, Francia e Olanda hanno espresso chiaramente la loro posizione contraria al rinnovo dell'autorizzazione per l'uso del glifosato e non è stata raggiunta la maggioranza qualificata prevista per raggiungere una decisione.
Da allora ad esprimere una sua posizione, prettamente politica e non vincolante, è stato l'Europarlamento, con una risoluzione che non domanda il blocco del rinnovo, ma una sua limitazione ad un periodo di sette anni e ad un uso esclusivamente professionale. In una successiva audizione in commissione ambiente, salute e sicurezza alimentare il commissario Ue alla Salute, Vytenis Andriukaitis ha infine cercato di gettare acqua sul fuoco e ha affermato che la Commissione europea sta cercando "un ampio compromesso per raggiungere una larga maggioranza di Stati membri, che arrivi ad una decisione definitiva".