
Andriukaitas non ha nascosto "di essere sorpreso della reazione degli Stati membri, soprattutto - ha sottolineato - del loro silenzio". I partner Ue infatti, nonostante due successive riunioni, non sono riusciti a pronunciarsi - in favore o contro - sul dossier del glifosato. Fonti della Commissione europea intanto, confermano che all'interno dell'Esecutivo "una procedura scritta è stata lanciata sulla decisione di estendere l'attuale autorizzazione del glifosato al 31 dicembre 2017, in attesa del parere dell'Agenzia europea per la chimica, l'Echa".
Secondo la prassi, se nessun commissario reagisce negativamente al testo, l'Esecutivo può varare la decisione entro domani, il 30 giugno, quanto scade l'autorizzazione Ue per il rinnovo. La questione posta sul piatto è di tipo scientifico: il glifosato infatti è stato classificato come 'probabilmente cancerogeno' dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), mentre è stato definito 'probabilmente non cangerogeno' dall'Efsa. Per il Comitato di esperti sui residui di pesticidi nei cibi e nell'ambiente di Fao e Oms invece, è "improbabile che l'assunzione di glifosato attraverso la dieta sia cancerogena per l'uomo".