
"Nel testo inviato ai Senatori abbiamo evidenziato alcune criticità che vanno affrontate - scrivono le organizzazioni in un comunicato -: da una "governance" debole e spesso politicizzata e priva di competenze, alla mancata risoluzione dei problemi delle Aree Marine Protette, dalla gestione della fauna da modificare (per non aprire varchi pericolosi nelle azioni di tutela ed evitare infrazioni comunitarie) al futuro delle riserve naturali dello Stato, fino al sistema delle royalties".
"Per superare la crisi dei parchi è necessaria una riforma, ma serve anche altro - concludono le ong -: serve l'autorevolezza necessaria al loro rilancio e la capacità di ricollocarli al centro di un dibattito culturale nazionale e europeo sulla natura. Le associazioni ambientaliste non si sottrarranno a questa sfida e intendono essere protagoniste di un grande dibattito sul futuro dei Parchi e delle aree protette, che parte proprio con il documento inviato ai senatori che si accingono a discutere della riforma. Il Senato e lo stesso Governo ascoltino la nostra voce".