
ALL'improvviso, dopo quasi 100 anni, si è rifatto vivo. In Australia i ricercatori dell'Università del New South Wales, mentre studiavano le zone desertiche del parco nazionale Sturt, con l'obiettivo di rintrodurre alcune specie scomparse nell'habitat originale, si sono imbattuti in un piccole marsupiale, il mulgara, che credevano estinto in quella zona da un secolo.
La scoperta, oltre a ridare speranza per la conservazione di quella specie, ha caricato di entusiasmo i ricercatori che ora credono di poter trovare nella vasta area del parco altri animali dati per scomparsi. Il mulgara (Dasycercus) ritrovato, con la caratteristica della coda a cresta, è un piccolo marsupiale di circa 30 centimetri, carnivoro che vive nelle zone desertiche e non ha bisogno di molta acqua per sopravvivere, dato che usufruisce di quella delle prede di cui si nutre.
A livello regionale, nell'enorme zona del New South Wales, si credeva fosse scomparso almeno un secolo fa e, nonostante altri mulgara vivano in differenti zone dell'Australia, nel parco di Sturt finora erano stati recuperati soltanto frammenti di ossa fossilizzati del passato appartenenti a questo esemplare. Si pensava fosse stato cacciato dal suo habitat naturale per via di altri predatori dell'outback, come ad esempio le volpi. Il suo ritrovamento, raccontano gli scienziati, è stato puramente casuale. Questo animaletto imparentato alla lontana con il diavolo della Tasmania è infatti "spuntato fuori" mentre i ricercatori si occupavano di altro, ovvero del progetto Wild Deserts che mira a reintrodurre specie localmente estinte nel parco.
"Il mulgara una volta era ampiamente distribuito negli ambienti sabbiosi del deserto nell'entroterra dell'Australia - dice la dottoressa Rebecca West dell'Unsw - Questa specie, che pesa circa 150 grammi e ha una pelliccia bionda chiara e una coda spessa con una cresta nera, si credeva però scomparsa in quest'area. Ora ci impegneremo per preservarla". Questo animale, molto simile al mulgara dalla coda a spazzola (la distinzione fra i due è stata fatta solo nel 2005), è nell'elenco delle specie vulnerabili nei Territori del Nord e nel Queensland e a rischio estinzione nel Sud Australia. Nel New South Wales, come detto, era considerato del tutto "estinto": status che ora - dopo il ritrovamento - dovrà per fortuna essere rivisto.