
Tra le principali cause ci sono la perdita e il degrado dell'habitat, il rischio di collisione con le turbine eoliche e le linee elettriche posizionate in modo sbagliato, l'eccessivo sviluppo non sostenibile delle risorse naturali e ovviamente l’uccisione e la cattura illegale di volatili. Ma il massimo comun denominatore di questa vera e propria ecatombe è il riscaldamento globale del Pianeta.
[[ge:rep-locali:repubblica:196725361]]"Le nostre amate rondini – dichiara Marco Gustin, responsabile Specie e Ricerca della Lipu –, come anche il balestruccio o il topino, stanno diminuendo a ritmo costante. Le loro migrazioni sono a ciclo continuo. Vivono in Africa dalla metà di ottobre alla metà di marzo, mentre nei restanti sei mesi migrano verso l'Europa. Il deserto Transahariano è la loro casa invernale che per il riscaldamento globale si sta allargando verso Sud. Quindi raggiungere i luoghi dove svernare è sempre più faticoso: le distanze tra Sahara ed Europa aumentano e gli uccelli nel percorso consumano preziose energie. Tanto che molti non sopravvivono, soprattutto le nuove generazioni".
Un'emergenza ricordata dalla campagna globale di sensibilizzazione e educazione sostenuta dall'Onu per la Giornata mondiale degli uccelli migratori, che pone l’accento sulla necessità di una cooperazione internazionale. "Gli uccelli migratori connettono persone, ecosistemi e nazioni. Sono simboli di pace e di un pianeta unito. I loro epici viaggi ispirano persone di tutte le età, in tutto il mondo", ha sottolineato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.
