
L'apertura dei cantieri per la realizzazione di opere "è bloccata dalle pastoie burocratiche - ha spiegato Francesco Vincenzi, presidente Anbi (Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue) - considerati i tempi tecnici necessari agli adempimenti e alla realizzazione dei lavori, è forte il pericolo di non riuscire a rispettare la scadenza del 2023 per la rendicontazione come indicato dagli organi comunitari. Si tratta di 300 milioni di euro, destinati ad interventi per l'irrigazione e per la sistemazione del territorio e di altri 300, per gli stessi obbiettivi, ma per i quali da mesi è attesa l'uscita dei bandi".