
Una cinquantina di scienziati americani, finanziati con 4 milioni di dollari dalla National Science Foundation, h passato il Natale in una pianura desertica di ghiaccio a 600 chilometri dal Polo Sud. Sotto ai loro piedi: il lago Mercer e i suoi (presunti) abitanti. Il 23 dicembre hanno iniziato a perforare la calotta usando un trapano speciale, a base di acqua calda. Tre giorni più tardi, stando attenti a sterilizzare i materiali per evitare contaminazioni dall’esterno, hanno raggiunto il lago Mercer. Ora stanno “limando” il foro per portarlo al diametro di 60 centimetri, prelevare i campioni di acqua da analizzare e sguinzagliare nel lago un sottomarino radiocomandato. Alla fine di gennaio lasceranno che il freddo sigilli il foro e riporti il bacino alle condizioni pristine.
Di laghi subglaciali, ci dicono i satelliti, ne esistono 379 in Antartide. Alcuni sono piccolissimi e poco profondi. Altri, come il Mercer, raggiungono i 160 chilometri quadri. In alcuni casi i bacini comunicano fra loro o con il mare. La pressione del ghiaccio sovrastante e la presenza di minerali disciolti fa sì che restino liquidi anche a temperature abbondantemente sotto lo zero. Nel 2013 il primo lago antartico (il Whillans) fu raggiunto da una perforazione fatta da scienziati, e le sue acque analizzate. Almeno a livello di organismi unicellulari, si scoprì che ambienti apparentemente impossibili pullulano in realtà di vita. Il ritrovamento, a luglio del 2018, di un lago subglaciale anche su Marte, fa sognare gli scienziati che forme di vita capaci di sopravvivere in ambienti ostili possano trovarsi anche lì.

La parte più suggestiva del progetto inizierà ora. Le aspettative degli scienziati si basano sul precedente del lago Whillans, a 40 chilometri di distanza. Lì nei campioni si contarono 130mila organismi unicellulari per ogni millilitro: fra 10 e 100 volte più delle attese. I microbi si nutrivano di ammonio o forse metano, residui di vita primordiale che probabilmente si erano depositati in fondo al lago milioni di anni fa, quando l’Antartide era più caldo. Per capirlo, oggi e nella prossima settimana gli scienziati del lago Mercer preleveranno generosi campioni anche dal fondale. Ma soprattutto, grazie al robot sottomarino potranno osservare direttamente quelle acque ignote. Con la speranza segreta di incontrare qualcosa di più di un microbo: magari un pesce, capace di vivere sul nostro pianeta come il più misterioso degli alieni.