
"Sono uno strumento straordinario, abbiamo potuto raccogliere dati che non avremo potuto mai ottenere restando nella nave, o anche da un'imbarcazione piccola che permetterebbe di avvicinarsi di più", ha detto all'emittente nazionale Abc lo scienziato capo della spedizione Mike Double. "I droni - aggiunge - sono stati usati non solo per monitorare le balene, ma anche per misurare i cetacei e per prelevare campioni di acqua. "Abbiamo potuto raccogliere dei filmati spettacolari. E' una prospettiva che non avevamo mai avuto prima". La squadra di ricerca ha anche usato più di 250 dispositivi di ascolto subacquei per monitorare i richiami potenti ma di bassissima frequenza dei grandi cetacei. La popolazione delle balenottere azzurre arrivava fino a 360 mila, ma si è ridotta drammaticamente a causa della caccia industriale. Si stima che ne siano rimaste al massimo 7000.