
Un futuro incerto per il pinguino imperatore
Secondo uno studio di un team di ricercatori, guidato da Stéphanie Jenouvrier e composto da scienziati di diversi istituti di ricerca francesi, la popolazione del pinguino imperatore, che vive in Antartide, rischia di precipiare nei prossimi decenni. Lo scenario peggiore: potrebbe estinguersi entro il 2100 a causa dei cambiamenti climatici che ne modificheranno l'habitat. L'ente privato americano Woods Hole Oceanographic Institution, ha lanciato un appello perché venga inserito nella lista delle specie a rischio dell'Unione internazionale per la conservazione della Natura e nell'Endangered Species Act americano
Già nel 2016 e nel 2017 la ridotta estensione dei ghiacci marini e la loro rottura precoce in primavera avevano causato il completo fallimento riproduttivo. Nel 2018 - spiega la nuova ricerca - la colonia si è riformata, ma con poche centinaia di adulti presenti nel sito di riproduzione. Nel frattempo, durante lo stesso periodo di tre anni, la vicina colonia di Dawson-Lambton, 55 km a sud, ha registrato un aumento di oltre dieci volte della popolazione. Secondo gli studiosi, molti degli esemplari di Halley Bay si sono spostati a Dawson-Lambton, mentre il resto è rimasto il loco ma senza riuscire a riprodursi.
Il fallimento della riproduzione e le ragioni dello spostamento sono quasi certamente legati alla rottura precoce del ghiaccio marino, che collega alla terra dove i pinguini imperatore si riproducono, ma le ragioni rimangono sconosciute. Tuttavia, gli scienziati, puntano il dito contro il forte declino del clima e le condizioni meteorologiche.
La colonia di pinguini imperatore di Halley Bay era una delle più grandi al mondo, con 14.000-25.000 coppie. Dal 2016, le immagini satellitari hanno dimostrato che la colonia ha sofferto un completo fallimento riproduttivo, evento che non è mai stato registrato prima.