
L'istituto afferma di aver seguito le indicazioni della Commissione per la protezione dalle radiazioni che ha elaborato una nuova strategia preventiva dopo il disastro di Fukushima. Secondo le indicazioni il raggio di influenza degli agenti radiottivi sarebbe molto più esteso di quanto finora supposto. L'assunzione di alte quantità di iodio dovrebbe evitare che il corpo assuma iodio radiattivo che potrebbe liberarsi dai reattori nucleari. I costi dell'operazione si aggirano intorno agli 8,4 milioni di euro, riferisce la stampa tedesca.
La Germania ha deciso di sospendere gradualmente la produzione di energia nucleare dopo l'incidente di Fukushima nel 2011 e la chiusura definitiva delle centrali nucleari è prevista entro il 2022.