

Le radiazioni cosmiche, sostengono, possono penetrare diversi metri sotto la superficie, innescando reazioni chimiche in grado di fornire energia a eventuali forme di vita. Se nel sottosuolo esistono tali condizioni potrebbero essere rilevate dalle prossime missioni, a partire dal rover Perseverance che la Nasa sta per spedire sul Pianeta rosso, il 30 luglio.

Con un sofisticato pacchetto di strumenti scientifici, un braccio robotico, l'elicottero Ingenuity che è la prima macchina che tenterà di volare su Marte, 25 telecamere e i primi microfoni per registrare il suono sul Pianeta Rosso, la missione Mars 2020 della Nasa è la più avanzata mai inviata su un altro pianeta. La missione è destinata ad arrivare su Marte nel febbraio 2021, con atterraggio previsto nel cratere Jezero, che in passato ha ospitato l'antico delta di un fiume, fornendo un ambiente che avrebbe potuto sostenere la vita.

Con i suoi strumenti scientifici, Perseverance metterà alla prova tale ipotesi, analizzando il suolo e raccogliendo campioni di roccia che saranno portati sulla Terra da una futura missione di recupero. Obiettivo Marte anche per le sonde di Emirati Arabi e Cina, lanciate in questi ultimi giorni per raggiungere il pianeta nel 2021 ed esplorarne la superficie e non solo.
