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Deforestazione, oltre un milione di cittadini chiedono all'Europa di fermarla

(Credits: Greg Armfield / Wwf Uk)
(Credits: Greg Armfield / Wwf Uk) 
La petizione lanciata da 160 organizzazioni internazionali attive per l'ambiente per chiedere un regolamento che freni il disposcamento illegale nel mondo
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Sono oltre un milione le firme raccolte per #Together4forests, una mobilitazione che vede partecipare cittadini e associazioni di tutto il mondo per chiedere alle istituzioni europee, e quindi mondiali, di attuare politiche per fermare la deforestazione. Si tratta di una delle più grandi consultazioni pubbliche sulle questioni ambientali della storia dell'Ue, e la seconda di sempre, che ieri ha raggiunto vicepresidente esecutivo dell'European Green Deal, Frans Timmermans, al quale sono state consegnate le firme, mentre lo spazio esterno dell'edificio Berlaymont della Commissione europea era stato decorato per l'occasione con 1.193 lanterne, proprio in rappresentanza delle 1.193.652 persone che hanno partecipato.

"Tutti noi europei dovremo aprire gli occhi sul fatto che il nostro consumo può portare alla distruzione delle foreste in altre parti del mondo, e ad un ritmo allarmante. Ognuno di noi, come singolo consumatore, deve fare scelte responsabili e informate. In quanto responsabile politico, avete il mio impegno a intraprendere azioni forti per affrontare il tema della deforestazione in tutte le nostre azioni", ha commentato Timmermans.

 

Virginijus Sinkevicius, commissario Ue per l'ambiente, gli oceani e la pesca, ha aggiunto: "La lotta alla deforestazione è un'emergenza, e noi siamo determinati ad agire. Sono grato e incoraggiato dal vedere che oltre un milione di persone si sono mobilitate per sostenere questo obiettivo. Questo dimostra una consapevolezza e una preoccupazione senza precedenti. In qualità di Commissario europeo, sono impegnato ad affrontare questa sfida con misure efficienti e obbligatorie nell'ambito del nostro Green Deal europeo".

La campagna #Together4forests, conta l'adesione di ben 160 organizzazioni con un coordinamento affidato a Wwf, Greenpeace, Clientearth, conservation international e environmental investigation agency. Tutte insieme hanno spronato per mesi i cittadini europei a presentare precise proposte alla consultazione pubblica comunitaria. Alla coalizione partecipano anche le organizzazioni italiane Legambiente, Lipu-Birdlife Italia, Isde-Medici per l'Ambiente e Istituto Oikos, ben consapevoli del peso che anche l'Italia ha rispetto ai consumi e nelle lavorazioni dei prodotti a rischio deforestazione nei settori alimentare, delle pelli, del legno.


L'obiettivo della coalizione - ricordano le associazioni ambientaliste - è quello di ottenere in breve tempo un regolamento europeo robusto ed efficace, capace di garantire ai consumatori l'estraneità dei prodotti acquistati alla deforestazione, alla trasformazione degli ecosistemi naturali (savane naturali e praterie)  e alle violazioni dei diritti umani fuori dell'Unione europea. Tale legge dovrebbe essere applicata anche al settore finanziario che investe in queste produzioni. Infatti la domanda dell'europa di prodotti di consumo come la carne bovina, la soia per l'alimentazione animale, il pellame, il caffè, il cacao, la gomma e l'olio di palma, sta spingendo le foreste e la natura del mondo al limite.

Un potente esempio è costituito dalle importazioni di soia dell'Ue che, insieme alla Cina, è responsabile di più della metà di tutta la soia esportata dal Brasile. Le importazioni di soia in Europa, tuttavia, provengono più spesso dalle "frontiere della deforestazione", come la foresta pluviale amazzonica e la prateria del Cerrado, e un recente studio ha stimato che un quinto di tali importazioni potrebbero provenire da terreni disboscati illegalmente.