In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni
Transizione energetica

Dal petrolio alle risorse sostenibili: la sfida delle nuove raffinerie

Dal petrolio alle risorse sostenibili: la sfida delle nuove raffinerie
Entro il 2050 negli impianti non ci sarà più una goccia di oro nero, ma solo anidride carbonica, idrogeno e biocarburanti di origine vegetale e dai rifiuti. E i petrolieri sperano in Draghi
1 minuti di lettura

Adesso sperano anche loro in Mario Draghi. Sono i petrolieri italiani, raggruppati nell'Unione energie per la mobilità, alle prese con la sfida del millennio: la transizione energetica. Due i filoni principali: il potenziamento dei biocarburanti, perché nel prossimo decennio passino dal 10 al 14 per cento dei prodotti stradali; e la sperimentazione dei carburanti sintetici, che dovrebbero arrivare dal 2035. Sono 86 i progetti presentati a riguardo per 8 miliardi di investimenti entro il 2026, a cui ne vanno aggiunti altri 10 fino al 2030, anche se i petrolieri lamentano la scarsa attenzione delle istituzioni.

"Ci preoccupa - sintetizza il presidente Claudio Spinaci - essere chiamati ad investire miliardi per adeguare la filiera senza, però, sentirci parte di una strategia condivisa. Prima di impegnare risorse così importanti gli investitori, sia nazionali che internazionali, devono sapere se si crede in questa evoluzione. Stiamo dando un segnale molto negativo come Paese e così facendo gli investimenti andranno altrove, con il serio rischio di favorire la delocalizzazione di attività strategiche".

Nella roadmap dei petrolieri "entro il 2050 nelle raffinerie non ci sarà più una goccia di oro nero, ma solo anidride carbonica, idrogeno e biocarburanti di origine vegetale e dai rifiuti". Per questo dal 2030, oltre agli investimenti iniziali, andranno aggiunti altri 30-40 miliardi per trasformare gradualmente gli impianti. Se questo processo si avviasse nel corso dei prossimi anni potremmo assistere alla progressiva trasformazione delle raffinerie e, accanto ad esse, alla nascita di nuovi siti per assicurare la produzione e la distribuzione di carburanti liquidi con contenuto sempre minore di carbonio.