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Amazon vs Real Madrid, sfida a distanza per lo stadio a emissioni zero

Rendering della Climate Pledge Arena, Seattle
Rendering della Climate Pledge Arena, Seattle 
L'impianto della squadra spagnola sarà rivisto sul progetto di un cervellone della Silicon Valley. Mentre il gigante dell'ecommerce costruirà entro l'anno una struttura green a Seattle per le gare di hockey e basket: pannelli solari e strato di ghiaccio fatto con l'acqua piovana raccolta in cisterne
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Amazon contro il Real Madrid. La sfida tra due colossi mondiali per il primo stadio interamente a emissioni zero. Da tempo si rincorrono voci sul restyling dalle tonalità green da oltre 500 milioni di euro in corso al Santiago Bernabeu, il leggendario tempio delle 13 tra Coppe dei Campioni e Champions League vinte dalla squadra spagnola. Un tetto retraibile, il 5G per i tifosi sugli spalti e, secondo voci vicine al club dei Galacticos e riportate da Forbes, l'impianto sarebbe totalmente senza impatto per l'ambiente. A emissioni zero.

Stadio Santiago Bernabeu, Madrid
Stadio Santiago Bernabeu, Madrid 

Il progetto del Real verso la transizione sostenibile è stato affidato a un ex cervellone della Silicon Valley, Michael Sutherland, manager esperto di criptovalute, oltre che di intelligenza artificiale e realtà aumentata. Insomma, il nuovo Santiago Bernabeu si candida a diventare una casa carbon neutral facendo concorrenza ad altre strutture come la Johan Cruijff Arena, lo stadio dell'Ajax, che tre anni fa ha piazzato sul tetto oltre quattromila pannelli solari e una turbina eolica, oppure ad altri stadi tedeschi, assai attenti all'eco-compatibilità.

Ma la dirigenza del Real Madrid dovrà darsi una mossa, perché potrebbe essere anticipata da Amazon. Il gigante dell'e-commerce infatti si è messo sulle spalle la realizzazione da due miliardi di dollari della Climate Pledge Arena, quello che sarà lo stadio dei Seattle Kraken, che farà il suo esordio nella National Hockey League dalla prossima stagione ma sarà anche la casa delle Seattle Warm, della lega femminile del basket, la Wnba. L'impianto a emissioni zero dovrebbe essere ultimato entro la fine del 2021 (con la benevolenza del Covid-19) e sarà l'esibizione plastica della mission aziendale di Amazon, ovvero raggiungere il traguardo delle emissioni zero entro il 2040, con una decade di vantaggio da quanto stabilito dall'Accordo di Parigi. E quindi, dall'energia rinnovabile al 100%, generata da pannelli solari al cibo, che sarà prodotto in contenitori compostabili e fornito dagli agricoltori e produttori locali, con le eccedenze destinate ai programmi alimentare della comunità di Seattle, fino all'acqua piovana che dal tetto finirà in cisterne, diventando poi il ghiaccio per le partite di hockey.

E non è finita, perché Amazon produrrà degli studi valutando l'accesso alle partite con il trasporto pubblico, concedendo un alto numero di tagliandi gratuiti per l'utilizzo di mezzi a impatto zero. Un passo in avanti anche rispetto a impianti ad alto indice di eco-sostenibilità, come il Mercedes-Benz Stadium di Atlanta (lo stadio in cui gioca l'Atlanta United della Mls e i Falcons della Nfl), che meno di quattro anni fa è divenuto il primo impianto sportivo a ricevere una certificazione Leed (Leadership in energy and environmental design) di livello platino dal U.S. Green building council. Ma sono concepiti nel rispetto verso l'ambiente anche il Levi's Stadium dei San Francisco 49ers (National Football League) e il Golden 1 Center dei Sacramento Kings (Nba).