In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni
Le aziende

Acqua dal mare e pannelli solari, così Piombino sogna l'acciaio pulito

Acqua dal mare e pannelli solari, così Piombino sogna l'acciaio pulito
Gli stabilimenti Liberty Magona hanno già intrapreso la strada verso la sostenibilità. Obiettivo: diventare 'carbon neutral' entro il 2030
2 minuti di lettura

L'industria siderurgica è stata spesso sinonimo d'inquinamento ambientale. Altissime temperature per fondere i metalli, emissioni di composti chimici e vapori nell'atmosfera, enormi quantità di CO2. Ci sono aziende che hanno iniziato però da tempo ad abbracciare il filone dello sviluppo sostenibile. Tra queste c'è la Liberty Magona, situata con la sua sede storica a Piombino, a pochi chilometri da Livorno in Toscana. Il gruppo due anni fa si è prefissato un obbiettivo ben preciso: CN30. Ovvero diventare carbon neutral entro il 2030. Zero emissioni derivanti dalla fabbricazione di acciaio. Per farlo sono state messe in campo diverse strategie GreenSteel: riciclo dei rottami di produzione, utilizzo di forni elettrici ad arco alimentati da energia rinnovabile, riduzione della catena di distribuzione. E poi la ricerca costante di nuove tecnologie che consentano di salvaguardare l'ambiente. 

La Liberty Magona ha accompagnato oltre un secolo di storia italiana, diventando a lungo un riferimento nel settore siderurgico del Paese. La data della fondazione va ricercata nel 1891, con il marchio iniziale di Magona d'Italia. Nome che si può ancora leggere passando davanti alla cancellata originaria. All'epoca l'azienda si impose come unico produttore di banda stagnata a livello nazionale. Oggi è attiva invece con prodotti laminati d'acciaio zincati e preverniciati. I destinatari della fabbricazione sono soprattutto il settore dell'edilizia, manufatti per l'industria, elettrodomestica e componenti per auto. Nel corso degli anni la proprietà ha avuto volti diversi: nel 1998 viene acquistata dal gruppo Usinor, allora leader europeo nell'acciaio. Poi nel 2002 si presenta la multinazionale Arcelor, successivamente ArcelorMittal. E infine da luglio 2019 entra in scena il Gruppo Liberty Steel di Gfg Alliance, che a livello mondiale si occupa dell'approvvigionamento e lavorazione d'acciaio, da quello liquido alle realizzazioni di precisione e alto valore.

In passato, grazie anche al supporto della Regione Toscana, sono stati fatti degli interventi di sostenibilità verso l'ambiente. E' stato costruito ad esempio un impianto per utilizzare l'acqua di mare, dissalandola, ed evitando quindi di ricorrere a quella di pozzo. Sui tetti della Liberty Magona di Piombino sono stati inoltre installati pannelli fotovoltaici di ultima generazione per acquisire energia elettrica pulita.


"L'acciaio è uno degli elementi costitutivi della nostra vita quotidiana ed è un materiale vitale nell'economia circolare, essendo riciclabile all'infinito - aveva detto tempo fa Sanjeev Gupta, direttore esecutivo del gruppo Liberty Magona -. Eppure a livello globale la maggior parte dell'acciaio deriva dall'utilizzo di altoforni che rilasciano in media 1,89 tonnellate di anidride carbonica per ogni tonnellata di produzione e la nostra industria rappresenta tra il 7% e il 9% di tutte le emissioni dirette mondiali originate dall'uso di combustibili fossili. È chiaro quindi che dobbiamo affrontare questa sfida con urgenza".

E così adesso un nuovo step della transizione green, con nuovi investimenti e l'assunzione anche di giovani lavoratori: 81 ragazzi under 25 chiamati alla Magona lo scorso anno. Il tutto con la prospettiva di raggiungere progressivamente il livello carbon neutral entro il 2030: "La nostra visione GreenSteel - prosegue Gupta - sarà la nostra stella polare mentre ci sforziamo verso un nuovo modo di produrre acciaio a basse emissioni di carbonio".