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Elettrici e adattabili, così i tram si riprendono le città europee

Elettrici e adattabili, così i tram si riprendono le città europee
Lisbona rinnova la sua flotta insostituibile, Berlino progetta nuove linee, Praga e Budapest li affiancano alla metropolitana. Ma in Italia partono avvantaggiate soltanto Milano e Torino
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BERLINO - "A mezzanotte passa l´ultimo tram”, diceva una canzone degli anni Sessanta. Allora, in molte città italiane e del resto d´Europa, molte linee tranviarie venivano messe fuori servizio: le città piú ricche scelsero i métro, altre si affidarono agli autobus, inquinanti e schiavi del traffico. Adesso in nome della svolta green chiesta dall´Unione europea, siamo all´inversione di tendenza: molte capitali e altre grandi città del Vecchio continente riscoprono il tram, modernizzano vecchie linee, spendono anche miliardi di nuove tratte. L´obiettivo fissato dalla Ue è chiaro: ridurre del 90 per cento entro il 2050 le emissioni dei trasporti pubblici. I vantaggi del tram sono evidenti: costruire una linea o una rete tranviaria costa ben meno che edificare linee di métro sotterraneo o sopraelevato. E molte linee tranviarie in Europa, quando non sono costrette ad adattarsi alle viuzze dei centri storici, hanno un tracciato solo per loro con rarissimi stop ai semafori e precedenza automatica.

 

Le città piú diverse danno l´esempio. La bella Lisbona sta modernizzando tutta la rete di „électricos”, i noti anziani tram gialli e bianchi che entrarono in servizio all´inizio del ventesimo secolo, spesso importati dalle linee di montaggio della GeneralElectric americana. Funzionano tuttora benissimo se hanno buona manutenzione, e la geografia particolare di Lisbona – con molte colline e audaci linee in salita ripida – li rende insostituibili. In molte città europee si guarda all´esempio di Lisbona per l´alimentazione della rete elettrica per i tram: la capitale portoghese ha costruito allo scopo un impianto solare da 2 MW.

 

Riscopre il tram anche la capitale tedesca Berlino, dove i trasporti pubblici furono divisi in due durante la Guerra fredda e ora sono di nuovo unificati. All´Ovest libero le principali linee tranviarie furono soppresse tra il 1954 e il 1967, all´Est comunista furono estese usando soprattutto allora moderni e indistruttibili tram cecoslovacchi Tatra, alcuni dei quali sono ancora in servizio. Adesso Berlino unita vuole costruire 70 chilometri di nuove linee tranviarie, che entro 15 anni affiancheranno alla grande la rete di dieci linee della metropolitana sotterranea (U-Bahn) e le sedici della sopraelevata (S-Bahn). Il trend s´impone anche altrove, da un capo all´altro dell´Europa: investono alla grande in linee tranviarie città diverse e distanti come Nottingham in Gran Bretagna, che aveva detto addio alle tranvie 70 anni fa, o Siviglia in Spagna.

Il tram resta il re del trasporto pubblico in due splendide capitali dell´Europa centrale: Praga e Budapest. A Praga i nuovi jumbotram articolati Skoda a pianale basso, anche ampiamente esportati, affrontano senza problemi le piú strette curve della città vecchia: i loro percorsi, le fermate e gli incroci hanno fu integrato dagli ultimi decenni del secolo scorso l´efficiente rete di métro. A Budapest jumbotram articolati Siemens prodotti su licenza usano sia le vecchie linee asburgiche o degli anni Venti sui Körut, i viali centrali, sia nuove linee. In molti casi i jumbotram hanno, sia a Praga sia a Budapest, corsie preferenziali, e affiancano la rete di metropolitana in ampliamento.

A Varsavia, il tram è risorto visti i ritardi e gli alti costi della costruzione della rete di métro (attualmente conta appena due linee) mentre la capitale polacca è una delle metropoli in crescita piú veloce dell´Unione europea. Sono quasi tutti di produzione spagnola. A Helsinki, dove ampliare la metropolitana (attualmente una sola linea, seppure arrivi fino all´aeroporto) costa troppo, la maggior parte del traffico di trasporto pubblico è sulle spalle della rete tranviaria, dove circolano tram italiani e sempre piú spesso i modernissimi Skoda come quelli di Praga. A Strasburgo infine, il supertram veloce è un vanto della città, e per la prima volta dal 1945 ora passa anche il Reno, arrivando grazie alla frontiera aperta anche in Germania.

I tram abbondano anche a Bochum, Essen e altre città del bacino della Ruhr, che costituiscono di fatto una megalopoli con comuni indipendenti ma trasporti interconnessi. Efficientissima, come tutto il trasporto pubblico dotato anche di una eccellente metropolitana, la rete tranviaria di Vienna. Infine l´Italia. Anche da noi si tende alla rinascita del tram, ma per la rete esistente Milano e Torino partono molto avvantaggiate rispetto a Roma.