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I rischi finanziari di un clima che cambia
(ansa)

I rischi finanziari di un clima che cambia

Gli impatti del cambiamento economico si ripercuoteranno sul sistema economico e finanziario, amplificando i rischi. Eppure abbiamo gli strumenti per gestirli

2 minuti di lettura

Nei primi mesi di presidenza, Biden ha imposto un cambio radicale alla politica statunitense sul clima. L’ultimo degli executive orders è stato firmato il 20 maggio, e riguarda l’obbligo di divulgazione degli impatti climatici dell’economia americana, e lo sviluppo di una nuova strategia federale di gestione dei rischi climatici finanziari. Perché questa decisione, e cosa comporterà?

Gli impatti economici del cambiamento climatico. Gli impatti del riscaldamento globale generato da gas serra è tema ormai quotidiano. L’immaginazione corre ad eventi metereologici estremi, scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari, ed altre catastrofi. Si pensa di meno alle conseguenze per lo sviluppo economico e la coesione sociale. Eppure, il tutto è collegato. Gli impatti fisici di aumento delle temperature e cambiamento delle precipitazioni si ripercuotono sul sistema produttivo agricolo e industriale, e sul benessere delle famiglie. Il risultato è che il clima cambia e con esso l’economia. Le stime sulla mancata crescita economica sono complesse, e temi di infiniti dibattiti accademici. Negli ultimi anni, però, si è accumulata evidenzia che il cambiamento climatico -a seconda anche di quanto continueremo ad emettere - rallenterà lo sviluppo economico mondiale, anche in modo significativo. A soffrirne di più saranno i Paesi più caldi, che - ahimé - sono anche quelli più poveri, e a forte espansione demografica. Questo avrà forti conseguenze di politica internazionale, ma oltre a questo paesi come il nostro subiranno danni domestici ingenti. Le stime danno un conto di diversi punti di Pil persi nei prossimi decenni, e un aumento delle disuguaglianze all’interno del nostro già diseguale Paese.

Dall’economia reale alla finanza, e ritorno. Ciò che è emerso più di recente, anche in un contributo su una rivista di Nature con colleghi, è che gli impatti climatici non si fermano all’economia reale. Nelle economie moderne il legame fra economia e finanza è molto forte, ed eventi di instabilità finanziaria non sono rari. Ciò che abbiamo mostrato è che ad impatti climatici sulla produttività del lavoro e del capitale si associa un notevole rischio finanziario, dovuto alla aumentata frequenza di crisi bancarie. Questo secondo meccanismo di propagazione di rischi porta ad un aumento del debito pubblico destinato alle banche insolventi. L’effetto finale è quello di instabilità e di costi pubblici di bail out, e pertanto di ulteriore rallentamento dello sviluppo economico.

La risposta di policy. In questo contesto si colloca l’intervento del presidente statunitense. Esso prevede lo sviluppo di un approccio di valutazione governativa di questi rischi, ed incoraggia i regolatori finanziari a valutare I rischi legati al clima. L’ordine esecutivo ha implicazioni per il settore privato, aumentando le pressioni sulle aziende per una divulgazione chiara dei rischi sia di impatto, che di transizione. Questi ultimi si riferiscono ai rischi inerenti la strategia di decarbonizzazione dell’economia americana, anch’essa voluta da Biden.

 

L’intervento dell’amministrazione si colloca in continuità con alcune iniziative volontarie e allineano gli Stati Uniti e l’Europa. L’Europa lavora da anni alla regolamentazione dei rischi climatici, e dopo un intenso dibattito ha pubblicato di recente una tassonomia di finanza sostenibile per definire i criteri di individuazione degli investimenti verdi. La vicenda è complessa, come dimostra la battaglia sulla classificazione del gas naturale, e la strada lunga. Ma il passo di Biden è importante e sperabilmente darà un impulso a una gestione del clima che guardi al sistema finanziario dal di dentro.

 

L'autore è professore ordinario di economia del clima al Politecnico di Milano, e direttore dello European Institute on Economics and the Environment.