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Negli Stati Uniti anche gli alberi sono una questione razziale

Negli Stati Uniti anche gli alberi sono una questione razziale
Il rapporto di American Forests rivela che i quartieri più poveri e abitati da afroamericani sono anche quelli meno verdi. Per raggiungere la "Tree Equity" a livello nazionale bisognerebbe piantare 522 milioni di piante da costa a costa
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New York - Persino gli alberi stanno diventando uno strumento di discriminazione razziale e sociale, negli Stati Uniti? Questo dimostra l’ultimo rapporto sul Tree Equity Score, pubblicato il 22 giugno da American Forests, una delle più antiche organizzazioni ambientaliste degli Stati Uniti. Lo scopo della ricerca è capire dove mancano gli alberi nelle città, per spingere gli amministratori a risolvere il problema piantandoli. Dai dati raccolti però si capisce che i quartieri più poveri e abitati da persone di colore sono anche quelli meno verdi. La conclusione è intuitiva, perché avendo meno soldi hanno anche meno mezzi per permettersi questo lusso. Però è pericolosa per la salute degli abitanti, e rischia di alimentare un circolo vizioso di povertà.


Il Tree Equity Score usa i dati di 150.000 quartieri in 486 aree metropolitane, allo scopo di capire quali sono le zone dove mancano gli alberi e quali sono le città che avrebbero più bisogno di piantarli. Tra le venti più grandi ci sono New York, Los Angeles, Philadelphia, Houston, Detroit, ma anche realtà più piccole e quindi sorprendenti tipo Jacksonville, Milwaukee Portland.


Secondo il comunicato di American Forests, per raggiungere la "Tree Equity" a livello nazionale bisognerebbe piantare 522 milioni di alberi da costa a costa, nelle zone metropolitane con più di 50.000 abitanti. Questa iniziativa creerebbe 3,8 milioni di posti di lavoro, e assorbirebbe l’equivalente delle emissioni prodotte da 92 milioni di auto, eliminando 56.613 tonnellate di particelle inquinanti all’anno. L’intervento sarebbe utile non solo a ridurre l’inquinamento, ma anche a mitigare il calore, che nelle "urban island" è più alto in media tra 5 e 7 gradi Fahrenheit di giorno, e fino a 22 gradi di notte. Il rapporto avverte che senza azioni per rallentare i cambiamenti climatici, tra il 2031 e il 2050 i decessi dovuti al calore potrebbero aumentare del 57% rispetto ai valori del periodo fra il 1971 e il 2000.


Il problema è che la disparità della protezione dipende anche dal colore della pelle e dal reddito. Infatti i quartieri abitati da una maggioranza di persone di colore hanno il 33% in meno di copertura fornita dagli alberi, rispetto alle comunità dove la maggioranza è bianca. Il discorso è simile anche per la disuguaglianza tra ricchi e poveri. Lo dimostra il fatto che le zone con il 90% di residenti sotto la soglia della povertà ha il 41% in meno di alberi, rispetto a quelli dove solo il 10% si trova in condizioni disagiate. American Forests chiede che si intervenga subito, per risolvere insieme il problema del verde nelle città e delle discriminazioni.