"Good Morning Beautiful People!. È con questo saluto gioioso che iniziano i video Sara e Luca, viaggiatori in camper che hanno lasciato la loro vita sicura e casalinga per realizzare un sogno: girare il mondo con un budget limitato. Lo hanno dimostrato creando la pagina YouTube LeAw Leave Everything And Wander, che conta 87.500 iscritti. Prima Luca Sguazzini lavorava come modello ed influencer, mentre Sara Bertagnolli era l'assistente personale dello stilista Philipp Plein e Head of Administration, HR and Travel Management del gruppo Philipp Plein International AG e Billionaire. Si incontrano e cambiano tutto: vivono per due anni e nove mesi sulla strada, esplorano quindici Paesi, guidano per 70 mila km. Il tutto regalando una seconda vita ad un vecchio camper: sono passati dall'estremo nord dell'Alaska fino all'estremo sud dell'Argentina ad Ushuaia su un truck camper usato pagato 800 dollari. La prima spedizione si è conclusa a febbraio 2020, raggiungendo anche 3.925.282 visualizzazioni con un video a Hierve el Agua in Oaxaca Mexico e dopo aver percorso la Panamericana, la strada più lunga al mondo. Insieme occupano un piccolo spazio vitale e insieme raccontano come sono cambiati.
Nel 2017 chi dei due ha detto: “Partiamo in camper”?
Sara: "È stata una decisione presa insieme, però Luca nasce viaggiatore, era abituato a cambiare continuamente posto. Io invece ero bloccata dal mio lavoro in Svizzera, ma era arrivato il momento in cui anch’io volevo vedere altro e non ero più soddisfatta della mia vita. E così è nato il canale YouTube e siamo partiti. Ma non avevamo una vera programmazione: è stato un evolversi lungo la strada.
Da quanto tempo insieme?
Luca: "Dal 2015, dopo un anno e mezzo di relazione siamo partiti".
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La relazione si è consolidata in “a van life”?
Sara: "Certamente. Siamo insieme 24 ore su 24 e ci diamo forza nei momenti peggiori. In due ci si aiuta a superare i momenti difficili e si condividono quelli più belli".
Luca: "Vivendo per anni in uno spazio chiuso e minuscolo conosci l’altra persona a 360°".
Sara: "Siamo ancora insieme: ha funzionato".
Quanto è grande il camper?
Sara: "Quanto è piccolo direi!"
Luca: "Per le dimensioni italiane ed europee è enorme visto che pesa 5 tonnellate ed è lungo 7 metri".
Proviamo a quantificare.
Sara: "È come fosse una grande macchina".
Luca: "È un grosso pick-up con una cellula abitativa sopra, una casetta che in Nord America chiamano camper. L’abbiamo pagato 800 dollari perché immatricolato nel 1990 e con oltre 400 mila km. In Nord America quando un pick-up è così vecchio lo demoliscono".
Sara: "All’acquisto abbiamo chiesto ai proprietari: "Ce la faremo ad arrivare in Alaska?”. Alla fine siamo andati ben oltre".
Luca: "Si chiama Lucky LeAw e lo vorrebbero esporre in un museo".
C’è chi espone un camper?
Sara: "Esiste il museo dei camper che si trova in Nord America che ci ha contattato. Sarebbe bello donarlo, dobbiamo riuscire a smontarlo e spostarlo dall’Argentina dove si trova ora".
Luca: "Tramite i nostri video effettivamente è già un personaggio, anzi un personaggione!".
Perché avete scelto di utilizzare Youtube?
Sara: "Ci sembrava il mezzo più reale. Vogliamo raccontare quello che facciamo, i posti memorabili e le esperienze che viviamo. E non sempre sono rose e fiori. L’inizio è stato piuttosto complicato perché per due anni non abbiamo guadagnato ma solo buttato dentro le energie per i video. Un lavoro al 100%. Poi ha cominciato a funzionare e adesso abbiamo un bel seguito, soprattutto appassionati del Nord America e Nord Europa: un pubblico che ama maggiormente la vita nomade".
Luca: "Anni fa lavoravo su Instagram come influencer, mentre YouTube è una piattaforma più vera: non si possono usare filtri né modificare i video; quando realizzi tre video a settimana non hai tempo per modificarli. E poi su YT puoi guadagnare direttamente dalla piattaforma, mentre le sponsorizzazioni spingono a snaturalizzarti per pubblicizzare per forza qualcosa".
Avete mai avuto paura di non farcela?
Sara: "In Canada per le temperature rigide. Ti trovi a dormire anche a -30° o -40° dentro il camper e il riscaldamento non basta. Oltre al disagio fisico comincia anche quello mentale. Anche in Sudamerica ci sono stati dei momenti di difficoltà".
Luca: "Abbiamo attraversato Paesi in cui c’erano manifestazioni e rivolte popolari. In Perù ci hanno rubato l’attrezzatura per i video. Per un attimo abbiamo pensato di smettere ma la nostra community ci ha aiutato a ripartire".
Come mai i video iniziano con “Good Morning Beautiful People”?
Sara: "Ce l’hanno fatto notare i nostri follower, non l’avevamo pianificato. Da un giorno all’altro abbiamo cominciato così un video: è piaciuto tanto che lo abbiamo continuato ad usare".
Luca: "Loro per noi sono 'Beautiful People'. A volte ci dimentichiamo di quanto siano importanti i nostri video per le persone che ci seguono e che magari non possono viaggiare per innumerevoli ragioni. Con Lucky LeAw gli permettiamo di vedere il mondo come altrimenti non potrebbero. Molta gente ci scrive ringraziandoci perché magari abbiamo stimolato qualcuno a partire e a cambiare vita. Questo ci rende felici. 'Beautiful People' riassume la gratitudine che abbiamo verso di loro".
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Avete un portafortuna?
Sara: "Un pinguino peluche e un sasso viola trovato per terra in Canada. Sopra c’è scritto 'Fearless - senza paura'. Quasi un segno...".
La vita in camper si può definire green?
Sara "Certo. Siamo sempre stati super autosufficienti in primis grazie ai pannelli fotovoltaici. La doccia 'solare' ha un determinato numero di litri a disposizione, non puoi lavarti per ore. Avendo poi un limitato accesso ad acqua e gas, non li sprechi. Dovendo gestire la quantità d’acqua giornaliera, arrivi a centellinarla ogni volta che la usi. E poi in camper hai poco spazio non puoi comprarti tante cose, anzi…".
Luca: "Diciamo che vivere come noi negli anni ti porta a diventare minimalista all’ennesima potenza. Non puoi comprarti nulla che non sia estremamente necessario, è una vita che ti insegna a non avere alcun tipo di sprechi. Compri solo ciò di cui hai veramente bisogno".
Quali le rinunce più significative?
Sara: "Sono partita che ero abituata ad andare dall’estetista, dal parrucchiere o a cambiarmi outfit magari per lavoro più volte al giorno. E mi sono ritrovata a non aver comprato nulla per tre anni: andavamo nei negozi dell’usato per i vestiti perché si erano bucati. Ma non è stato difficile. È solo una questione di abitudine".
Luca: "Sono della filosofia del “poco ma buono”. Bastano pochi indumenti e poche scarpe ma professionali che consentono di essere usate per diversi anni. Io sono cresciuto viaggiando quindi dal mio punto di vista non c’è stata nessuna rinuncia per il comfort di un bagno vero o una cucina vera. Alla fine è talmente tanto di più quello che ti dà vivere in mezzo alla natura o vedere dei posti pazzeschi che non è assolutamente un peso avere l’essenziale".
Avete percorso oltre 60 mila chilometri. Avete un posto speciale?
Luca: "È difficile scegliere. Siamo innamorati sia di alcune zone dell’Alaska che di altre in Centro e Sud America o anche il Messico".
Sara: "Raramente stavamo fermi in un luogo più di due giorni, però ci siamo emozionati parecchie volte. C’è rimasta impressa la gentilezza delle persone che abbiamo incontrato".
Luca: "Anche la natura: incontrare ancora posti dove la natura è protagonista è emozionante. Veder schiudere le uova di tartaruga su una spiaggia, osservare un giaguaro in Amazzonia o gli orsi in Alaska e in Canada. Situazioni che ti emozionano e che ti fanno pensare che posto meraviglioso è la Terra".
In viaggio esiste una giornata tipo?
Sara: "No. L’unica scansione giornaliera è determinata dal lavoro. Pubblicavamo due o tre video a settimana, per cui prevedevamo il momento di editing e la ricerca di internet. Quella era una sicurezza. E avevamo un’idea della direzione e di cosa volevamo vedere, ma poi è sempre pieno di variabili. Dall'idea iniziale si realizza sempre un’avventura e improvvisazione".
Luca: "Viaggiare in questo modo ti lascia un’adrenalina particolare, che ti spinge a proseguire con questo stile, sempre alla ricerca di altro da scoprire, senza sapere cosa farai né oggi né domani".
Si litiga in camper?
Luca: "È molto difficile perché quando si è sulla strada ci sono talmente tanti problemi da risolvere e cose a cui pensare che non si ha tempo per altro. E poi tra noi c’è una vera comunicazione".
Sara: "Dopo tanto tempo trascorso insieme impari a conoscere l’altro; sai se c’è qualche comportamento che non sopporta e lo eviti. La vita in van spinge all’educazione di coppia, al rispetto".
Lasciato il camper prima della pandemia, ora viaggiate per l’Italia su un furgone, un tempo utilizzato per trasportare le moto da corsa e ora camperizzato. Dove state andando?
Sara: "Abbiamo visitato la costiera Amalfitana, più in dettaglio Positano, Amalfi e Ravello, poi Monte Argentario in Toscana abbiamo esplorato tutta la penisola e alcune delle sue meravigliose calette, le terme libere/ hotsprings di San Filippo in Val d'Orcia ed infine Montepulciano sempre in Toscana. Siamo dovuti rientrare per fare la seconda dose del vaccino. In programma per i prossimi mesi abbiamo sicuramente Como e dintorni, per poi scendere in Puglia e Sicilia".
Luca: "Girare l’Italia e l’Europa su un vecchio furgone è perfetto: è piccolo. Non è comodissimo, perché non ci stiamo in piedi, però va benissimo per passare in mezzo ai borghi e alle stradine strette dell’Italia. Passiamo ovunque. Si chiama 'LeAwigi' con l’acronimo del nostro canale perché in Nord America – il nostro pubblico più presente su YouTube – conoscono bene i nomi Luigi e Mario".
Avete infranto il cliché di genere secondo cui la donna sta in cucina e l’uomo alla guida?
Sara: "Siamo assolutamente intercambiabili anche se a dire la verità ha guidato molto più Luca, mentre io ho cucinato di più. È stata una pura casualità".
Quando non siete “on the road” dove vivete?
"In Val di Susa, in montagna. Abbiamo una casa in mezzo al verde, siamo piuttosto isolati".
Come salutate i vostri follower?
"'Remember Life Is Beautiful'. Nonostante tutto quello che sta succedendo non bisogna mai dimenticarsi di quanto sia bella la vita".
Youtuber

Due cuori e un camper su YouTube: la scelta (zero sprechi) di Sara e Luca
Oltre 70 mila km macinati dall'Alaska fino all'Argentina e 87.500 iscritti al canale YT dove raccontano la loro "vita nomade" al grido "Good Morning Beautiful People!". Un viaggio iniziato dopo aver mollato tutto per girare il mondo
di Valentina Venturi
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