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Andrea Crosta, presidente di Earth League International (ELI). Twitter
Andrea Crosta, presidente di Earth League International (ELI)Twitter 

Una squadra speciale al servizio del Pianeta

La Earth International League è un'agenzia di intelligence internazionale in prima linea contro i crimini ambientali. Il presidente, l'italiano Andrea Crosta: “Telecamere nascoste e infiltrati per fermare i trafficanti”

3 minuti di lettura

Andrea Crosta, milanese, cinquant’anni superati da poco, laureato in Scienze Naturali, dopo una decennale esperienza come consulente in materia di sicurezza, anti-terrorismo, anti-piracy e  tecnologie destinate alle forze dell’ordine e alle agenzie di sicurezza, decide di uscire allo scoperto e di combattere i nemici del “green”. Per questo si è messo alla guida di un’agenzia, la Earth League International (ELI), impegnata contro i crimini perpetrati a danno della natura e che lui sogna presto possa diventare la prima agenzia d’intelligence per il pianeta pensata per proteggere la terra nel suo complesso, come fosse un unico essere vivente. Una scelta di vita coraggiosa, maturata solo pochi anni fa per difendere la fauna selvatica. Il punto di non ritorno è stato la scoperta, nel 2012, delle conseguenze del bracconaggio in Kenya, oltre 40 mila elefanti uccisi ogni anno. Lo abbiamo incontrato al Riviera International film festival di Sestri Levante dove ha partecipato come presidente di giuria e ha tenuto una masterclass sul ruolo dei documentari d’inchiesta per la salvaguardia ambientale.

 “La Earth League International – ci racconta Crosta – nasce nel 2015 come evoluzione naturale delle attività che avevamo avviato con Gilda Moratti e Francesco Rocca già da due anni quando avevamo dato vita alla ONG Elephant Action League”. Il modo di agire è rimasto lo stesso: un’organizzazione professionale d’intelligence per combattere la proliferazione dei crimini ambientali e contro la fauna selvatica, un business stimato dall'Unep in una 'forchetta' tra 91 e 260 miliardi di dollari l’anno, il quarto crimine per fatturato dopo il traffico di droga, delle persone e del riciclaggio del denaro sporco. Ma molto meno rischioso. Per contrastarlo Crosta, si avvale di una squadra internazionale di ex agenti dei servizi, come Cia e Fbi, di ex poliziotti e cyber esperti. Quella che lui chiama il “mio team di fantasmi”, perché lavorare, per mesi e a volte anni, in incognito, soprattutto quando si ci infiltra sotto copertura nelle organizzazioni criminali può essere una pratica rischiosissima.

“Noi, quando entriamo in contatto con i trafficanti – continua Crosta – dobbiamo fare in modo di essere accettati, dobbiamo diventarne amici. Ai miei agenti è capitato persino di essere  invitati ai matrimoni dei boss e di partecipare agli eventi di famiglia”. Questo è il solo modo per scoprire tutte le loro attività. Alla Earth League, infatti, interessa scoprire tutto, non solo quello che è connesso alle attività contro l’ambiente. Anche perché spesso le organizzazioni criminali operano a più livelli.
 

“L’attività d’intelligence – ci spiega Crosta – prevede proprio questo: fare un quadro completo delle attività, anche quelle più banali, per poter fare analisi e connessioni”. Il momento più pericoloso? “Quando siamo stati scoperti a filmare durante un incontro con dei trafficanti cinesi. Per una mossa sbagliata con la telecamera nascosta da parte di un membro del mio team siamo stati smascherati nel corso della trattativa. Per fortuna hanno pensato che lavorassimo per la polizia e di essere stati quindi scoperti e, incredibilmente, ci hanno lasciato andare. Oggi sorrido a raccontarlo, ma al momento è stato tremendo”. Esagerazioni? Niente affatto perché tutto è stato drammaticamente registrato e mostrato all’interno del documentario The Ivory Game diretto da Kief Davidson e Richard Ladkani nel 2016.
 

Le investigazioni del team di Crosta, hanno così, un forte impatto e contribuiscono a far emergere molti crimini ambientali, a volte con risvolti imprevedibili. Una delle prime operazioni condotte ha rivelato, ad esempio, come il traffico d’avorio illegale andasse a finanziare le attività del gruppo terrorista somalo al-Shabaab nell’Africa dell’Est.

La scoperta ha avuto un grandissimo rilievo nel mondo politico internazionale. Un altro importante successo riscosso da Earth League è stato la denuncia delle stragi della vaquita, un mammifero marino (Phocoena sinus) chiamato così perché ricorda, con le sue macchie bianche e nere, la pezzatura delle vacche, che veniva perpetrata da pescatori illegali nel Golfo del Messico alla caccia, in realtà, del totoaba (Totoaba macdonaldi) un grosso pesce richiestissimo in Cina per le presunte proprietà di fertilità della sua vescica natatoria.

Manifestazione per salvare la vaquita, fuori dall'ambasciata messicana a Washington. Saul Loeb / Afp via Getty Images
Manifestazione per salvare la vaquita, fuori dall'ambasciata messicana a Washington. Saul Loeb / Afp via Getty Images 

Anche in questo caso tutto è stato registrato e mostrato, nel 2019, in un altro documentario, Sea of shadows, sempre diretto da Richard Ladkani e premiato al Sundance Festival. Come conseguenza delle indagini nei mesi successivi sono stati arrestati i principali trafficanti internazionali e, in Messico, il mercato dei totoaba è fortemente diminuito, anche se drammaticamente il numero degli esemplari della vaquita si è ormai ridotto a poche decine di esemplari.

Entrambi i documentari hanno appassionato il convinto ambientalista Leonardo Di Caprio che ha voluto produrli. Un bel biglietto di presentazione per Crosta che sta attualmente lavorando ad un doppio ambizioso progetto: “Abbiamo chiuso un accordo con la CrossCreek Pictures per sviluppare un ciclo di documentari sulle attività della Earth League e per spiegare l’importanza delle attività d’intelligence. Saranno probabilmente 8 episodi tutti incentrati su di noi e finalmente potremo mostrare cosa facciamo e come operiamo. Con tutta probabilità inizieremo a girare nei prossimi mesi”.

L’altro progetto è una fiction tv di cui Crosta ha scritto il soggetto. “Siamo ancora in fase di preproduzione e stiamo cercando lo showrunner, ovvero colui che scriverà la serie. Sarà un autore importante, capace di creare uno storytelling di forte impatto, capace di coinvolgere il grande pubblico”. Potrebbe essere la svolta per l’Earth League, sempre alla ricerca di fondi per continuare nella loro azione di tutela e di intelligence che non s’interrompe mai. L’organizzazione sta, infatti, ora lavorando al traffico delle parti (ossa e denti) di giaguaro che viene spacciato, sempre in Cina, per tigre, la cui popolazione ormai ridottissima non consentirebbe di soddisfare la domanda. Un senso profondo di environmental justice muove Crosta e il suo team e lo spinge anche ad affermazioni controcorrente: “Non trovo corretta tutta l’attenzione rivolta dai media alla lotta al bracconaggio e alla pesca illegale. Spesso si tratta di gente disperata che per sopravvivenza si lascia corrompere e viene spinta a commettere dei crimini. Dobbiamo alzare il tiro. Dobbiamo prendercela con chi li paga, con i trafficanti intenazionali”. E l’Italia? “Mi piacerebbe lavorare nel Paese dove sono nato. Forse accadrà. Ho anche avuto una proposta per fare un documentario sui crimini ambientali in Italia ma il progetto è Top Secret”. Non potrebbe essere diversamente, del resto.