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Libro Bianco 2022

L'Italia è uno dei Paesi più idrovori d'Europa

L'Italia è uno dei Paesi più idrovori d'Europa
La terza edizione del Libro Bianco "Valore acqua per l'Italia" (The European House - Ambrosetti) sulla gestione della risorsa acqua e lo sviluppo sostenibile del Paese. Troppi sprechi e una rete infrastrutturale obsoleta
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Nel 2019, The European House - Ambrosetti ha fondato la Community Valore Acqua per l'Italia, una piattaforma di confronto dedicata alla gestione della risorsa acqua come elemento fondamentale di sostenibilità, competitività e sviluppo industriale, con l'obiettivo di presentare proposte al governo e al sistema-Paese. La Community Valore Acqua per l'Italia raccoglie i rappresentanti di tutta la filiera estesa dell'acqua, composta da chi usa la risorsa acqua per agricoltura, industrie idrovore e imprese del settore energetico e operatori del ciclo idrico esteso, come attori del servizio idrico integrato e fornitori per la filiera idrica.
 

In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, l'Osservatorio della Community pubblica la terza edizione del Libro Bianco "Valore acqua per l'Italia", che include alcuni strumenti di metodo e analisi per monitorare i risultati dell'Italia nel confronto con i principali attori internazionali e valutare il contributo della risorsa acqua all'efficienza e allo sviluppo sostenibile del Paese.
 

I dati evidenziano un aumento della domanda di acqua a livello globale, che rende la risorsa più scarsa e strategica, contribuendo ad aggravare le situazioni di crisi idrica che rischiano di esacerbare disequilibri geopolitici già precari. I cambiamenti climatici hanno una relazione centrale con l'acqua: il 74% dei disastri naturali è legato all'acqua (+50% negli ultimi 10 anni), con rilevanti conseguenze economiche e sociali per i territori interessati. Negli ultimi 10 anni si contano 55.000 morti e 103 milioni di persone colpite da inondazioni nel mondo, con danni economici pari a 76,8 miliardi di Dollari. Altri 2.000 morti e 100 milioni di persone colpite da siccità per oltre 10 miliardi di perdite economiche. Anche la pandemia Covid-19 è diventata un elemento di ulteriore pressione sulla gestione della risorsa, ponendo l'accento sulla necessità di dotarsi di un sistema economico, sociale e ambientale più sostenibile e resiliente.
 

Il dossier mette in evidenza che l'Italia è uno dei Paesi più idrovori d'Europa, sia a livello assoluto con oltre 9 miliardi di m3 di acqua prelevata ogni anno per uso civile (1° Paese dell'Unione Europea), sia in termini relativi, con 152 m3 di acqua prelevata per abitante all'anno (2° Paese dell'Unione Europea, dopo la Grecia). I prelievi di acqua ad uso potabile rimangono elevati perché l'acqua potabile viene utilizzata per scopi che non la richiederebbero (ad esempio, lavaggio strade e auto, irrigazione giardini e scarico WC, tre attività che pesano per più di un terzo dei consumi domestici degliitaliani). A questo si aggiunge una rete infrastrutturale obsoleta e poco efficiente, in tutte le fasi della filiera: ad esempio, il 60% della rete di distribuzione dell'acqua ha più di 30 anni e il 25% più di 50 anni. Questo è dovuto ad un livello di investimenti inadeguato.

 

Anche quest'anno, l'Italia rimane in fondo alla classifica europea per investimenti nel settore idrico, con 46 euro per abitante all'anno, poco più della metà della media europea (82 euro) e metà degli investimenti francesi (90 Euro) e tedeschi (92 Euro). Le differenze nel tasso di investimenti sono legateanchealle discrepanze nei livelli tariffari, che vedono l'Italia nella seconda metà della classifica europea, con una tariffa media nazionale pari a 2,08 Euro/m3, la metà di quella francese e il 40% di quella tedesca. Nonostante ciò, dall'indagine eseguita a fine 2021, emerge che quasi 6 italiani su 10 ritengono che l'attuale spesa in bolletta sia troppo onerosa, paradossale in uno dei Paesi con la tariffa più bassa e più del 90% dei cittadini non è a conoscenza del costo reale dell'acqua, ritenendo comunque di pagare troppo.