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Pulire i mari dalla plastica e salvare le tartarughe: due progetti italiani per la salvaguardia del Mediterraneo

Pulire i mari dalla plastica e salvare le tartarughe: due progetti italiani per la salvaguardia del Mediterraneo
L’impianto “River Cleaner” si è aggiudicato il primo Hackathon italiano digitale per la salvaguardia dell’oceano. Si chiama invece Tartalove l’iniziativa di Legambiente per le tutela delle Caretta caretta. Entrambe sono sostenute da E.ON nell’ambito del progetto Energy4Blue
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Il modo migliore per contrastare il fenomeno dell’inquinamento marino da plastica è agire prima che questa arrivi in mare e per raggiungere l’obiettivo la startup Blue Eco Line ha sviluppato River Cleaner, impianto che intercetta e raccoglie i rifiuti flottanti dai fiumi, con un focus particolare sulle macro-plastiche. Energicamente autosufficiente e facilmente integrabile nel contesto urbano, l’impianto “River Cleaner” è anche altamente sostenibile a livello economico, tanto da essersi aggiudicato l’Oceanthon, il primo hackathon italiano digitale per la salvaguardia dell’oceano, nato dalla collaborazione tra la Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC-UNESCO) e la Fondazione CMCC – Centro Euro- Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, con il supporto di Hack for Italy. Rivolto principalmente ai giovani, l’hackathon ha raccolto 130 iscritti e 27 proposte, tutte analizzate da un team di esperti con l’obiettivo di creare un network di persone realmente intenzionate a sostenere il cambiamento.
Lo storico e scrittore Alessandro Vanoli insieme a Davide Villa, CMO e Board Member E.ON Italia, che ha partecipato attivamente all’iniziativa, hanno annunciato la scelta della giuria in occasione dell’evento divulgativo “Verso la Generazione Oceano”, il 22 ottobre scorso presso il teatro No’hma di Milano. Il team vincitore verrà ora premiato con un contributo di 5000 euro, utili allo sviluppo del progetto, affiancato dagli esperti di E.ON, che aiuteranno la startup fino all’immissione dell’impianto sul mercato. “I ragazzi hanno mostrato grande entusiasmo e voglia di mettersi in gioco - ha commentato Davide Villa di E.ON – , il loro obiettivo ora è quello di realizzare 20 impianti full-scale nel giro dei prossimi quattro anni”.
 
Fortemente impegnata sul fronte della transizione energetica e della tutela degli ecosistemi marini, E.ON ha patrocinato l’Oceanthon nell’ambito di una strategia di sensibilizzazione più ampia, ben rappresentata dal progetto Energy4Blue. Inaugurato lo scorso anno col sostegno alla campagna Spiagge e Fondali Puliti di Legambiente, il progetto del gruppo energetico quest’anno ha riguardato il sostegno alla Campagna Tartalove, promossa sempre dall’associazione ambientalista, a favore delle tartarughe marine: attraverso la sottoscrizione dell’offerta di fornitura energetica da fonti rinnovabili E.ON LuceBlu, i clienti hanno contribuito alla tutela della tartaruga Caretta caretta, specie protetta perché a rischio di estinzione: si stima infatti che nel Mediterraneo ogni anno la pesca professionale catturi accidentalmente oltre 130.000 esemplari.
Un momento simbolico per la partnership si è avuto a giugno con la messa in libertà nel Parco Nazionale del Gargano della tartaruga marina “Blue”, curata presso il Centro Recupero di Manfredonia di Legambiente. “Puntiamo alla creazione di una community di persone consapevoli in grado di generare un cambiamento diffuso e trasversale. Siamo convinti che nel contesto attuale, che ci pone la sfida di riprogettare il nostro futuro, sia più che mai necessario orientare il cambiamento verso modelli più sostenibili”, spiega Davide Villa, Chief Marketing Officer di E.ON Italia.
 
E.ON è un gruppo energetico internazionale a capitale privato, con 79.000 dipendenti nel mondo e con sede principale a Essen, in Germania, e si posiziona tra gli operatori leader nel mercato dell’energia, del gas e delle soluzioni, con oltre 900.000 clienti tra residenziali, imprese e pubbliche amministrazioni in tutto il Paese.