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Dalle ciliegie fritte alla crema alle albicocche: 7 ricette per la frutta dell'estate

Dalle ciliegie fritte alla crema alle albicocche: 7 ricette per la frutta dell'estate
Una carrellata di curiosità e idee per consumare in modo alternativo i frutti che rendono ricca la stagione calda
5 minuti di lettura

Macedonia. Amata, fresca, salva pasto - sia per quando non si ha fame che per quando all'ultimo momento si presentano ospiti a casa e fa troppo caldo per fare un dolce, o la pasticceria è troppo lontana - colorata e perfetta per far mangiare la frutta anche ai più piccoli e refrattari. Ottima anche come antispreco, per riciclare quelle banane che oramai nel cesto della frutta hanno vita breve. Ma come in tutte le storie che si rispettino, c'è un grande MA. La frutta estiva è abbondante, di quantità e di forme, lussureggiante, allegra, piena di vitamine e di gusto: una sola ricetta non può bastare per raccontare le milla e una espressioni di anguria, albicocche, ciliegie, o ancora fichi d'india, fragole e chi più ne ha più ne metta. 

 

Dall'insalata di anguria alla crema di albicocche: 7 ricette per la frutta dell'estate

Lungi dall'essere solo una questione di gola, portare quanta più varietà di frutta possibile a tavola o, in generale, nella nostra alimentazione quotidiana è importantissimo per la nostra salute. E se è vero che secondo le proporzioni di qualsiasi dieta - intesa come regime alimentare sano e non necessariamente come regime dietetico - dovremmo mangiare almeno 5 porzioni di verdura al giorno e 3 di frutta, è presto fatto il conto: la monotonia uccide ogni buon proposito e la varietà, il colore, il guizzo di fantasia in più rende tutto più accettabile, facile da affrontare. 

E sull'onda - un gioco di parole accettabile, data la stagione - di questa verità tanto conosciuta quanto incontrovertibile, abbiamo preparato per voi 7 suggerimenti, uno per ogni giorno della settimana, per provare a conoscere il lato sconosciuto della frutta, che va oltre i semplici spiedini ciliegie e anguria da portare in spiaggia per concludere un pic nic sotto il sol leone.

 

Crema pasticciera alle albicocche 

Piccole, dolci, colorate. Rigogliosa in natura, l'albicocca è ricca anche di proprietà. Ricca di carotenoidi, i precursori della vitamina A, è perfetta, ad esempio, come integratore naturale per una buona abbronzatura, intensa e duratura. Ricca di sali minerali e fibre è inoltre un ottimo modo per reintrodurre ciò che il corpo perdedurante le sudate estive.  
Per cucinarle:
Crema alle albicocche. Basteranno circa 800 grammi di albicocche per rendere la nostra crema pasticcera più estiva; il frutto in questione andrà fatto "appassire" in una casseruola con zucchero e cannella e leggermente raffreddato prima di unirlo al composto base della crema. Quando questa tornerà sul fuoco per essere pastorizzata, le albicocche continueranno a cuocere e il gioco sarà fatto: una crema delicatamente aromatizzata, più leggera per il naturale apporto della frutta. Perfetta per guarnire crostate e mini torte per il pranzo di Ferragosto. 

 

Insalata anguria e Feta

Dissetante come pochi, l’anguria (al pari del melone) è un frutto che regna durante i mesi caldi, grazie alla sua capacità di rinfrescare e saziare con un basso apporto calorico. Contiene diverse sostanze degne di nota, come la citrullina, utile contro l’ipertensione e il licopene, che funge da antiossidante. Contiene per il 90% acqua, per cui può essere adatto a chi sta seguendo una dieta dimagrante.
Per prepararla:
L'anguria si presta a moltissime preparazioni salate, o quasi, tanto da essere negli ultimi anni presente nei menu estivi di moltissimi chef. Una delle soluzioni più fresche in assoluto è quella che la vede mixata al formaggio greco per eccellenza: il sapore acidulo del formaggio si sposa con la dolcezza dell'anguria per un mix esplosivo e un secondo piatto di effetto assicurato, che piacerà anche a chi è a dieta. Gli ingredienti sono pochi: bastano 200 gr di feta e un'anguria piccola per sfamare quattro persone. Una nota per chi vuole dare un tocco strong alla ricetta: mezza cipolla di Tropea tagliata finemente. 

 

Risotto alle fragole

Fragole e panna è un matrimonio d'amore: una delle frasi più vere della cucina pop che più pop non si può, insieme al detto di padre incerto che fritto è buono tutto, anche una suola di scarpe. Ma oltre la panna c'è decisamente di più.  Innanzitutto, sono ricche di acido folico, utili alle donne in gravidanza e a chi necessita di rinforzare la memoria, e sono capaci di alzare i livelli della serotonina nel nostro sangue, fungendo da natidepressivi naturali, anche senza la panna a guarnire il piatto. 
Per cucinarle:
Il risotto alle fragole è un primo piatto elegante, fresco e colorato, che strizza l'occhio agli anni '80, ma può decisamente funzionare ancora oggi. Perché è un piatto che funziona? Innanzitutto il sapore delle fragole si sposa perfettamente con quello del vino bianco usato per sfumare il risotto in cottura, ma soprattutto riesce ad amalgamarsi alla cipolla e al Parmigiano in un risultato agrodolce di sicuro successo, mai troppo dolce e anzi, delicatissimo. Per rendere naturalmente rosa questo piatto, basta far appassire metà delle fragole (per quattro persone circa 6 in totale) insieme alla cipolla, prima di tostare il riso. 

 

Ciliegie fritte

Regine assolute dell'estate, le ciliegie sono un frutto pratico, adatto anche a una passeggiata fuori porta, come integratore di sali e di gusto mentre si cammina sotto il sole; sono infatti ricche di vitamine e fibre e assicurano rapidamente il senso di sazietà. Mantengono la pelle giovane ed elastica, svolgono un’azione antinfiammatoria e antidolorifica grazie alla presenza degli antociani e hanno un bassissimo livello di zuccheri.  
Per cucinarle:
 
Le ciliegie fritte sono poco conosciute, ma golosissime, anche più dei pop corn! Una ricetta facile e veloce che permette di portare a tavola un dolce decisamente diverso dal solito, fresco e divertente. Basterà creare una pastella liquida con un uovo, 150 gr di farina e altrettanti di latte e 30 gr di olio di semi, amalgamare il tutto e poi tuffarvi dentro le ciliegie una ad una. Per guarnirle dopo la frittura, tuffarle ancora calde in una ciotola piena di zucchero (50% semolato e 50% di canna) e il gioco sarà fatto in men che non si dica. Basterà stare attenti a non scottarsi durante la cottura e alzare la frutta dall'olio appena la pastella sarà dorata.

 

Spaghetti ai fichi d'india e alici


I fichi sono amatissimi dai grandi e piccini, perfetti per rinvigorire chi è magari stremato da un periodo non proprio al top per il proprio organismo: super calorici e zuccherini, non sono la frutta più equilibrata tra tutte quelle che l'estate ci può offrire, ma sicuramente una delle più golose. I fichi d'India invece, pur condividendo con i cugini più prossimi alcune di queste caratteristiche, sono ricchi di liquidi e particolarmente carichi di antiossidanti; una delle loro caratteristiche più amate è che si prestano a essere cucinati nella loro interezza, dalle pale fino al frutto, basta stare attenti alle spine. 
Per cucinarli: 
Gli spaghetti che uniscono fichi d'india e alici - o acciughe che dir si voglia - affondano le radici nella Sicilia più antica, di cui racconta la terra e il mare, le due anime di una regione ricca e lussuriosa, che durante l'estate dà sicuramente il meglio di sé. La ricetta non è affatto complicata, le equivalenze sono presto fatte: quattro fichi per ogni 160 grammi di pasta, una manciata di mandorle (circa 30 gr) ben tritate a fare da contrasto come consistenza da aggiungere durante la mantecatura e i filetti di alice spezzettati grossolanamente a rendere il tutto molto più marino. L'unico trucco è spellare prima i frutti e appassirli in padella con olio e cipolla: quando saranno morbidi, passarli al colino per recuperare la polpa e utilizzarli come condimento. Da far mantecare rigorosamente con una grattata di caciocavallo ragusano. 

 

Ghiaccioli alle more 

Siamo abituati ad abbinare l'idea dei frutti di bosco all'autunno, alle marmellate, alle crostate. Ma in realtà è tutto un po' falsato dalle confetture e dall'uso che nefacciamo destagionalizzato, spalmato lungo tutto l'anno. La mora di rovo è un piccolo frutto selvatico dolcissimo che matura, infatti, da luglio a settembre, ricco di acido folico - per la memoria - e di vitamine del gruppo B e C, sono perfette per aiutare anche la circolazione in estate. La tentazione è quella di mangiarle come i pop corn, una a una appena lavate - effetto detox e diuretico assicurato -, ma sono in realtà trasversali anche in cucina. 
Per cucinarle:
Per destagionalizzare l'erronea idea che abbiamo delle more, non c'è ricetta più adatta dei ghiaccioli con lo yogurt. Il prcedimento è semplice: basterà fare uno sciroppo con lo zucchero e frullarvi la frutta (130 gr di more per 8 porzioni), passare tutto al colino per eliminare i semi e mescolare con lo yogurt bianco (400 gr ca.) e 2 cucchiai di latte condensato. Quando il tutto sarà omogeneo, versare negli stampini da ghiacciolo e mettere in freezer per una nottata, saranno pronti per il giorno dopo.   

 

Spedini di manzo e prugne

Le prugne sono note spesso per l’ottima marmellata che si ricava dalla loro polpa, ma come capita per molti frutti meno conosciuti o meno amati - qui l'asprezza a volte gioca il suo ruolo - hanno una grandissima quantità di vantaggi per il palato e per la salute. Ricche di polifenoli e quindi dalle spiccate proprietà antiossidanti, sono dei lassativi e diuretici naturali di grande efficacia, secondo molti studi utili anche per ridurre il colesterolo cattivo. 
Per cucinarle:
Il loro sapore acidulo e aspro le rende un ingrediente perfetto per la cucina, in particolar modo per quella salata. Uno dei piatti più insoliti ma più riusciti sono gli spiedini di manzo e prugne, che vanno qui a sostituire la parte verde, peperoni e zucchine, solitamente inserita all'interno di uno spiedino di carne per renderlo più leggero e digeribile. In questo caso anche più goloso. Per quattro persone basteranno circa 200 gr di manzo taglio filetto, 8 prugne e della salvia: una versione basic degli spiedini, ma dall'effetto sicuro, sia in padela che sul barbecue.