Dopo mesi di intenso lavoro e ricerca continua, si è concluso il progetto Food&Tech realizzato dal Politecnico di Torino, in collaborazione con l’associazione Next Level, la Camera di Commercio di Torino e Il Gusto. Protagonisti di questa edizione gli studenti di Biennale Tecnologia dell’Istituto Bodoni Paravia, dell’Istituto Agrario Vittone, dell’Istituto Avogadro e dell’Istituto Professionale di Stato per i servizi di enogastronomia e ospitalità alberghiera G. Colombatto ai quali è stato chiesto, a novembre 2022, di riflettere sul tema della sostenibilità ambientale e sull’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare.

Una sfida impegnativa pensare come rendere il cibo sempre più sostenibile in quanto, oltre il 30% dell’impatto serra di origine antropica, è legato alla filiera dell’alimentazione. E questo dipende dai trasporti, dalle tecniche di coltivazione e di produzione degli alimenti. I ragazzi hanno accettato con piacere, intraprendendo due percorsi laboratoriali alla ricerca di nuove innovazioni agri-food-tech. La prima tappa di questo viaggio, chiamata Food&Mark, ha coinvolto gli studenti in diversi laboratori pratici, quali:

“Diet Gap”
La professoressa Marta Tuninetti ha guidato il corso. Il nome deriva da uno indicatore che è stato analizzato dagli alunni per comprendere l’impatto che le diete alimentari hanno sulla salute umana e sulla sostenibilità del pianeta.
“Geomatica”
Si tratta di un laboratorio di agricoltura di precisione intrapreso dal professor Marco Piras per mostrare come i sistemi innovativi in questo campo permettano di acquisire informazioni sul terreno e sulle sue piante. Attraverso l’uso di un drone infatti, i ragazzi hanno ottenuto dati essenziali per favorire il miglioramento del raccolto di una pianta e rendere più efficienti le risorse idriche e agrotecniche.
“Wappfruit”
Il professore Danilo Demarchi ha presentato agli allievi quest’idea che prevede l’innovazione delle aziende agricole attraverso strumenti all’avanguardia in grado di definire il fabbisogno idrico.
“Virtuous”
Il professor Marco Agostino Deriu ha esposto questo progetto agli studenti per spiegare il processo di percezione del gusto a livello molecolare. I ricercatori di bioingegneria industriale sono i protagonisti di Virtuous che hanno creato un software in grado di capire il processo che porta l’uomo a individuare le proprietà organolettiche e il sapore degli alimenti, partendo dall’analisi della composizione chimica di ogni prodotto.

“Laboratori editoriali”
Un laboratorio svolto dal direttore de Il Gusto Luca Ferrua e uno realizzato dal giornalista e critico gastronomico Jacopo Fontaneto.
“Laboratorio multimediale”
Il giornalista fotoreporter Daniele Solavaggione ha formato gli studenti in quest’ultima fase. Dopo aver acquisito tutte le competenze chiave dei vari laboratori, i giovani hanno collaborato con i giornalisti de Il Gusto e con altri esperti del settore per la realizzazione di un dossier informativo contenente tutti gli argomenti trattati precedentemente.

Nella seconda tappa del percorso, nominata Food&App, docenti e ricercatori del Politecnico di Torino hanno coinvolto gli alunni in un percorso di Digital Design Thinking per la creazione di diversi prodotti digitali che possano contribuire alla sostenibilità ambientale dell’intera filiera produttiva del cibo. Sono state realizzate 25 mock-up, basate sulla sostenibilità degli alimenti, sul prodotto invenduto, sulla tracciabilità, sulla qualità dei cibi, sugli scarti di produzione e sulla sovrapproduzione. Il progetto Food&Tech è terminato lunedì 15 maggio presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino. Protagonisti dell’evento i ragazzi, che sono saliti sul palco per presentare quanto appreso in questi mesi e le potenziali start-up future su cui hanno lavorato. Tutti sono rimasti colpiti dalla passione e dalla creatività degli alunni, che hanno saputo portare concretezza nei loro progetti. Ognuno di essi racconta la capacità degli studenti di saper cogliere l’essenza del valore della nostra terra e la loro convinzione di poter mettere l’innovazione tecnologica a servizio dell’ambiente per un futuro più sostenibile. Ed è proprio con la concretezza che si vuole concludere il percorso di Food&Tech. Un’iniziativa tanto significativa quanto preziosa che dimostra come il coinvolgimento attivo di giovani vedute sia in grado di accrescere la consapevolezza collettiva per un investimento più eco-friendly e innovativo delle risorse a nostra disposizione. L’obiettivo è quindi aiutare i ragazzi affinchè l’impegno messo in questi mesi non rimanga un puro esercizio fatto in aula ma diventi un’applicazione scaricabile su tutti i nostri dispositivi elettronici.