Portogallo, due morti in un attentato al centro islamico di Lisbona. Arrestato un rifugiato afghano
Il presunto aggressore è un afghano che è stato colpito e arrestato, entrambe le vittime sono donne
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LISBONA. Due persone sono morte in un attacco con il coltello sferrato nel centro ismaelita a Lisbona. Lo ha riferito la polizia portoghese, senza dare altri particolari. Il presunto aggressore è un afghano che è stato colpito e arrestato; ora è ricoverato all'ospedale Santa Maria nella capitale portoghese.
Le vittime sono due donne. Altre due persone sono rimaste ferite. L'attentatore è un rifugiato afghano che è stato ferito alle gambe dagli agenti della polizia: al momento è ricoverato presso un ospedale della capitale portoghese e in stato di fermo. Secondo le prime indiscrezioni soffrirebbe di problemi psichici e il suo gesto sarebbe un isolato: aveva perduto la moglie in un centro per rifugiati, prima di trasferirsi in Portogallo, circa un anno fa, dove frequentava saltuariamente il centro ismailita che si dedica fra l'altro all'accoglienza di immigrati.
Portogallo: due morti per un attacco con coltello in un centro islamico. Arrestato
Delle due donne decedute si sa che erano due portoghesi di circa 20 e 40 anni e lavoravano nel centro della città sede mondiale degli ismailiti, corrente minoritaria dell'Islam sciita il cui leader è il principe Karim Aga Khan. Altre due donne sono ricoverate in condizioni gravi, ma fuori pericolo, mentre un terzo ferito, un professore, si sarebbe recato da solo in ospedale con ferite da coltello alla gola.
Non si conoscono ancora i motivi del gesto, ma a quanto pare si tratterebbe di violenza premeditata, visto che l'uomo avrebbe usato, stando alle prime ricostruzioni, un coltello di grosse dimensioni. Gli investigatori stanno indagando anche la presenza di possibili complici.
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