Omicidio di Giulia Tramontano, la madre avrebbe coperto il figlio Alessandro Impagnatiello: insieme si informarono sulle telecamere
Da rilievi in casa Giulia emergono altre contraddizioni sulla confessione dell’uomo: avrebbe pianificato l’omicidio. I pm valutano la premeditazione
andrea siravo, a cura della redazioneCreato da

Alessandro Impagnatiello, l'uomo in carcere per aver ucciso la compagna Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, avrebbe pianificato l'omicidio «almeno qualche giorno prima» di sabato 27 maggio quando ha accoltellato la donna. Lo si apprende da fonti investigative. L'elemento, da quanto si apprende, emerge dalle ricerche che il 30enne barman avrebbe fatto sul web. La premeditazione, da sempre contestata dalla procura di Milano, non è stata accolta dal gip Angela Minerva che, la scorsa settimana, ha convalidato il fermo.
Sono terminati dopo oltre 7 ore, i rilievi tecnico-scientifici all'interno dell'appartamento di via Novella a Senago, nel Milanese, dove è stata uccisa Giulia Tramontano. I carabinieri della sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo di Milano passeranno ora al vaglio il box e la cantina, nei quali Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell'omicidio, avrebbe nascosto temporaneamente il corpo della fidanzata incinta di sette mesi. Nell'abitazione della coppia, apparentemente pulita, sono state rinvenute tracce ematiche e biologiche, oltre al coltello utilizzato per commettere il delitto, posizionato insieme ad altri in un ceppo sopra al forno. Riscontri positivi anche nella vasca da bagno, dove Impagnatiello ha ammesso di avere tentato di bruciare il cadavere di Giulia. Gli accertamenti andranno avanti a oltranza e intanto proseguono anche le ricerche del cellulare della vittima, che l'uomo ha riferito di avere gettato in un tombino in zona Comasina.
Madre e figlio si sono informati sulla presenza di telecamere
Alessandro Impagnatiello e la madre lunedì 29 maggio, due giorni dopo l'omicidio della fidanzata incinta Giulia Tramontano commesso dal 30enne che ha confessato, sarebbero andati in un bar a qualche decina di metri dal luogo dove, nella notte tra il 31 maggio e il primo giugno, è stato trovato il cadavere, per chiedere informazioni sulla presenza di telecamere all'esterno del locale. Da quanto si è saputo, lo avrebbe confermato lo stesso gestore del locale sentito nelle indagini della Procura di Milano e dei carabinieri.
Senago, parla legale dei Tramontano: "Importanti i rilievi in corso, verificare ogni elemento"
In un tombino la patente, un bancomat e due carte di credito
Nel giorno dei rilievi nell'appartamento di Senago e sulle scale che conducono al garage e alla cantina in cui Alessandro Impagnatiello ha trascinato, per poi nasconderlo, il corpo senza vita di Giulia Tramontano, sono stati ritrovati in un tombino la patente, un bancomat e due carte di credito della giovane accoltellata sabato sera 27 maggio. Stamane infatti il pm di Milano Alessia Menegazzo con l'aggiunto Letizia Mannella, con i carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche, quelli del nucleo investigativo e della Compagnia di Rho, a distanza di quasi una settimana dal fermo del barman, ora in carcere, sono rientrati nella casa nel Milanese per repertare e prelevare tutto quanto è legato al delitto, a partire dal ceppo porta coltelli sopra il forno tra i quali, verosimilmente (lo diranno le analisi) c'è anche quello - ha indicato il barman che da oggi ha un nuovo difensore, Giulia Geradini - usato per ammazzare Giulia. Il sopralluogo e le attività tecniche puntano innanzitutto a trovare i riscontri alla confessione del 30enne e ad accertare se sia stato aiutato a far sparire il cadavere e a ripulire l'abitazione. Ci sono dubbi che possa aver fatto tutto da solo e si sta guardando in ambienti familiari.
Omicidio Giulia Tramontano, in un tombino ritrovati bancomat e patente: si cerca ancora il cellulare
Nella casa moltissime le tracce ematiche e biologiche rinvenute: non solo in cucina, in soggiorno e negli altri locali, ma anche sulle scale che conducono al garage collegato direttamente con la cantina. Sui gradini non solo la cenere, quella di cui avevano parlato una vicina e un uomo delle pulizie, ma anche chiazze individuate pure sulle pareti. Tutti elementi che verranno prelevati e poi esaminati in laboratorio: gli esiti, incrociati con quelli dell'autopsia di Giulia in programma per venerdì e i risultati dell'analisi delle immagini delle telecamere, potrebbero dare una ricostruzione diversa da quella offerta a inquirenti e investigatori da Impagnatiello. Potrebbero portare a capire l'ora e il punto esatto in cui è stata colpita, se ha reagito e ha cercato di difendersi, e quante sono state le coltellate inferte. Inoltre, dall'inchiesta finora svolta, ci sarebbero del buchi nella tempistica, orari che non tornano, e soprattutto si pensa che Giulia sia stata buttata tra le sterpaglie, ai bordi di una via non molto lontano dall'indirizzo della coppia, non all'alba del 31 maggio, ma uno o due giorni prima.
Domani a Roma fiaccolata per Giulia e le donne uccise
Una fiaccolata per Giulia e tutte le donne uccise domani a Roma a partire dalle 19.30 in Piazza Santi Apostoli. A condividere sui social l'appello a partecipare è la sorella della 29enne incinta al settimo mese di gravidanza uccisa a Senago, Chiara Tramontano, che qualche giorno fa ha anche rilanciato la campagna di raccolta fondi a supporto delle vittime di femminicidio e le donne scomparse organizzata dai suoi colleghi dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova che ha giù superato i 15mila euro di donazioni.
Un murales su luogo ritrovamento
Saranno consegnate alla famiglia di Giulia Tramontano le centinaia di lettere, messaggi, biglietti e dediche lasciati in via Monte Rosa, nel luogo dove è stato trovato il corpo della giovane donna. La distesa di fiori e testimonianze ormai aveva ricoperto tutta la fila dei box, in un'intercapedine tra i quali era stata abbandonata Giulia, impedendo ai proprietari di aprire le saracinesche e riprendere o riparcheggiare le loro vetture. Inoltre, esposte al maltempo, molte testimonianza sarebbero state distrutte. «Stamattina d'accordo con la famiglia abbiamo prelevato tutto e portato in un magazzino del comune - ha spiegato la sindaca Magda Beretta - I fiori purtroppo dovranno essere buttati e stiamo valutando cosa fare dei tanti regali, peluche e altri oggetti». Sul muro che porta all'intercapedine dove era nascosto il corpo sarà realizzato un murales da un artista di strada di Senago e oggi è già stata sistemata la gigantografia da cui prenderà spunto. È quella di Giulia incinta in costume da bagno al mare, cui l'artista ha aggiunto due ali da angelo.
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