Nella fase 2 della campagna vaccinale «si procederà con le immunizzazioni nelle strutture centrali ospedaliere o nelle strutture periferiche con i dipartimenti di prevenzione. La parte importante sarà individuare coloro che hanno diritto, non tanto per età perché gli over 80 sono facilmente identificabili, ma sarà importante il contributo dei medici di medicina generale e delle Asl, per chi è 'under 80' anni e ha una o due comorbidità, a livello regionale non difficile da fare perché ci sono i codici di esenzione», ha sottolineato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, oggi durante la presentazione del Consorzio italiano per la genotipizzazione e fenotipizzazione di Sars-CoV-2 e per il monitoraggio della risposta immunitaria.
Poi si passerà al resto della popolazione nella fase 3 e 4. «La maggior parte delle persone che non hanno patologie, per prenotarsi alla vaccinazione si potrà fare con i call center, via online o attraverso le farmacie».«Poi si potranno utilizzare i palazzetti di fiera - ha aggiunto il viceministro - aree molto ampie dove le persone in buona salute potranno accedere, dialogare con il medico, fare l'immunizzazione e tornare a casa. Come accade con le vaccinazioni dei bambini: entri, fai il vaccino, aspetti un quarto d'ora e poi vai via», ha concluso.
Per Sileri, dopo il vaccino a sanitari, fragili e over 80, riaprire è un «atto dovuto». «Scoprire tempestivamente le varianti – ha aggiunto - vuol dire anche usare le informazioni e fare una programmazione efficace».